‘Dobbiamo perdere’: sembra assurdo ma è tutto vero | Mondo del calcio senza parole
Con il calcio italiano alle prese con l’ennesimo scandalo, uno scenario paradossale scuote gli appassionati di tutto il mondo.
Quale sarà l’impatto mediatico dello scandalo scommesse che si è abbattuto sul calcio italiano? La valanga ha iniziato a deflagrare quando l’autodenuncia di Nicolò Fagioli, avvenuta diverse settimane fa, è diventata di dominio pubblico. A ruota, complice anche le rivelazioni di Fabrizio Corona, sono usciti i nomi di altri giocatori, ai quali è stato subito notificato un avviso di garanzia.
Il fatto però che la bufera sia scoppiata durante la pausa per gli impegni delle nazionali lascia il dubbio su come i tifosi, i fruitori del prodotto calcio, riusciranno ad assorbire questa ennesima storiaccia che ha riguardato lo sport più popolare e seguito del paese. Se ne saprà di più alla ripresa dei campionati, ma quel che è certo è che si tratta di qualcosa di diverso rispetto agli scandali del passato.
In questa occasione infatti non ci sono società e dirigenti coinvolti, ma solo giocatori per iniziative puramente individuali. Proprio questa considerazione rischia di allontanare parte degli appassionati dagli stadi e in generale dal calcio, alla luce anche del delicato momento sociale che si sta vivendo, tra inflazione alle stelle e fronti di guerra in varie parti del mondo.
In tanti si sono già chiesti cosa spinga un professionista, già certo di avere una vita agiata, ad iniziare a giocare anche cifre molto importanti, per il puro gusto di guadagnare sempre di più. Che si tratti di ludopatia o meno, la piaga esiste e il coinvolgimento di sportivi famosi è solo la punta dell’iceberg di un problema ben più ampio e serio.
Perdere per sognare Euro 2024? L’incredibile situazione dell’Irlanda
Del resto quello delle scommesse legate allo sport e al calcio in particolare è un argomento purtroppo non nuovo, seppure come detto in passato il caso si sia presentato con modalità molto differenti. Episodi di giocatori e squadre che sono scese in campo per perdere, anche se è assurdo solo pensarlo, hanno purtroppo riempito pagine di giornali in tempi passati.
Tuttavia, pensare che ad un simile scenario, di fatto la negazione stessa del concetto di sport che richiede di scendere sempre in campo per dare il meglio e ottenere il risultato migliore, anche qualora questo non sia più sufficiente per le sorti della propria squadra, possa non essere il frutto di una scelta fraudolenta, bensì di una necessità proprio per il bene del proprio team è l’ultima frontiera del paradosso. Proprio questo però è lo scenario che si prospetta all’Irlanda in vista dell’ultima giornata dei gironi di qualificazione ad Euro 2024.
Olanda, Grecia e Irlanda: una è di troppo verso Euro 2024
Come riportato dal media britannico ‘JOE.co.uk’, infatti, la situazione dei verdi è a dir poco kafkiana. Quarta nel Girone B con 6 punti, l’Irlanda giocherà l’ultima partita contro l’Olanda, seconda a quota 12, alle spalle della già qualificata Francia e a pari merito con la Grecia, che ha però una partita in più. Ebbene, le uniche speranze dell’Irlanda di centrare un posto per i playoff che metteranno in palio gli ultimi quattro posti è quella di… perdere contro l’Olanda.
Il motivo è presto detto e legato al regolamento Uefa che permette l’accesso ai playoff alle due squadre con i punteggi migliori in Nations League che non sono riuscite a qualificarsi direttamente ai gironi. Se l’Olanda non dovesse battere l’Irlanda e quindi non qualificarsi scavalcherebbe proprio gli irlandesi in questa speciale classifica avendo avuto risultati migliori in Nations League rispetto ai verdi. Pertanto, qualora l’Irlanda perdesse la prossima gara contro l’Olanda, gli Orange avrebbero la strada spianata verso il secondo posto, che all’ultima giornata affronteranno Gibilterra. Alla Grecia non resta che cercare il miracolo contro la Francia. Agli appassionati invece possono solo riflettere su un regolamento assai rivedibile.