Risarcimento per Tonali: ecco cosa rischia il Milan | La verità è agghiacciante
Continuano a filtrare nuovi dettagli dal nuovo scandalo-scommesse: ora tremano anche i club dei giocatori coinvolti.
Il calcio italiano è nel pieno della nuova bufera che l’ha coinvolto. Lo scandalo scommesse scoppiato dopo le rivelazioni di Fabrizio Corona ha portato all’immediata apertura di un’inchiesta da parte della Procura della Federcalcio, che ha fatto partire i primi avvisi di garanzia, stravolgendo la quotidianità di club e nazionali.
Il primo a farne le conseguenze è stato infatti il ct dell’Italia Luciano Spalletti, che si è visto letteralmente sfilare due potenziali titolari a poche ore dalla partita contro Malta. Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo hanno infatti lasciato il ritiro di Coverciano dopo essere stati interrogati direttamente dal quartier generale degli Azzurri, facendo ritorno ai rispettivi club, Newcastle e Aston Villa.
Come purtroppo tipico in casi come questi, tuttavia, il temporale è appena all’inizio. Nuovi nomi potrebbero uscire nei prossimi giorni e nuovi particolari potrebbero emergere in merito a quelli già noti, compreso Nicolò Fagioli. L’identità del centrocampista della Juventus è stata la prima a uscire per quest’ennesima brutta storia che coinvolge il pallone italiano, sebbene il vizietto di scommettere non sia una piaga solo italiana.
Solo pochi giorni fa, infatti, dall’Inghilterra è arrivata la notizia della condanna a otto mesi di squalifica del giocatore del Brentford Ivan Toney, che è riuscito ad avere un significativo sconto della pena grazie alla disponibilità a collaborare con gli inquirenti. Un percorso simile potrebbe essere effettuato dallo stesso Fagioli, grazie all’autodenuncia effettuata qualche giorno prima dello scoppio dello scandalo.
Scandalo scommesse, la posizione della Juventus su Fagioli
Tra le variabili che dovranno essere valutate c’è invece la posizione dei club. La Juventus, come ribadito da Football director Cristiano Giuntoli, ha informato la Procura della Federcalcio in tempi non sospetti, una volta venuta a conoscenza delle attività illecite commesse dal proprio tesserato. Diverse le situazioni di Tonali e Zaniolo, che hanno cambiato club durante l’estate.
A tal proposito, sui social e non solo, sta montando il dibattito circa quali potrebbero essere le conseguenze per le vecchie società di Tonali e Zaniolo, Milan e Roma, come per i club per i quali i due azzurri giocano attualmente, Newcastle e Aston Villa. Per il momento tutto tace sul fronte dei due club di Premier, decisi a proteggere per quanto possibile la tranquillità dei propri tesserati, attesi da una probabile, lunga sospensione cautelare. Nel mentre a tremare potrebbero essere invece proprio Milan e Roma.
Tonali e Zaniolo, nei guai: tremano anche Milan e Roma
Gli sviluppi dell’inchiesta potrebbero infatti portare anche alla rinegoziazione della cifra dell’acquisto del centrocampista dal Milan, avvenuto nel giugno scorso per 70 milioni. La stessa cosa potrebbe avvenire per Zaniolo, passato a titolo definitivo dalla Roma all’Aston Villa, ma affinché questo succeda sarebbe necessario arrivare a dimostrare che le società erano a conoscenza delle attività dei propri tesserati, come avvenuto alla Juventus per Fagioli. Insomma, ad oggi si tratta di uno scenario lontano e poco probabile, come ha spiegato ai microfoni di Sportmediaset l’avvocato Angelo Cascella, esperto di diritto internazionale ed ex membro del TAS: “Ritengo improbabile che Milan e Roma possano essere coinvolte nella vicenda”.
Cascella ha poi spiegato nei dettagli i rischi in cui potrebbero incorrere le società italiane: “Ne potrebbero rispondere, e al momento è una questione per quel che si sa nemmeno sfiorata dalle indagini, solo nel caso in cui delle scommesse fossero stati a conoscenza dirigenti di alto livello. In questo caso per loro si configurerebbe il reato di omessa condanna e i due club italiani potrebbero, ma non è scontato, passare da parte lesa quanto Newcastle, Aston Villa e Galatasaray, a co-imputati e sentirsi chiedere una richiesta danni in quanto parte in causa di un trasferimento che ha comportato passaggio di denaro”.