Insulto alla bandiera: l’orribile gesto durante l’inno | Tutta la Nazione ce l’ha con lui
Un caso turba la quiete dell’ambiente della Nazionale già proiettata verso Euro 2024: conseguenze inimmaginabili.
Il conto alla rovescia verso Euro 2024 si assottiglia sempre di più. La sabbia nella clessidra in vista della nuova edizione della rassegna continentale, la numero 17 della storia, diminuisce, in maniera inversamente proporzionale al numero delle nazionali già certe della qualificazione.
Ad un mese dalla fine del percorso dei gironi, infatti, per diversi ct la missione è compiuta. Da Ivan De La Fuente, tecnico della Spagna già vincitore della Nations League a giugno, fino alle corazzate Francia e Portogallo, senza dimenticare la Turchia, che nelle prime partite della gestione Montella ha completato l’opera avviata dal predecessore Stefan Kuntz.
Il sorteggio dei gironi avverrà il 2 dicembre ad Amburgo, ma in quella occasione i sei raggruppamenti da otto squadre non saranno ancora completi, dal momento che le ultime tre qualificate si conosceranno solo dopo i playoff in programma a marzo 2024 tra le formazioni non ancora qualificate e vincitrici dei rispettivi gironi di Nations League.
A novembre quindi i campionati nazionali osserveranno un ulteriore weekend di pausa per fare spazio alle ultime due giornate dei gironi di qualificazione. Impegni che per le nazionali già sicure del pass si trasformeranno in preziosi test di fatto amichevoli, utili magari per testare qualche giocatore che potrebbe staccare in extremis la convocazione per l’Europeo.
Euro 2024, tensioni all’interno della Francia già qualificata
Tra queste c’è la Francia di Didier Deschamps, che con l’Europeo ha un vero e proprio conto in sospeso. Dopo il drammatico ko in finale nel 2016 contro il Portogallo, nell’edizione svoltasi proprio in Francia, nel 2021 gli allora campioni del mondo in carica si arresero clamorosamente alla Svizzera ai rigori agli ottavi di finale.
In Germania la Francia si presenterà tra le favorite, forte di un organico di primissimo livello in tutti i reparti, innervato anche da giovani talenti pronti a entrare nel giro dei Bleus. Si pensi a difensori come Jonathan Clauss o Malo Gusto o ancora a chi è appena rientrato in gruppo, come accaduto a Jean-Clair Todibo, fresco di debutto dopo le ottime prestazioni offerte con il Nizza di Francesco Farioli. L’avventura del difensore con la Francia rischia però di essersi già conclusa.
Olanda-Francia, Todibo ride durante l’inno: scoppia il caso
Todibo è infatti finito al centro di una vera e propria bufera a causa di quanto avvenuto prima della partita contro l’Olanda, vinta 2-1 dalla Francia, successo che ha dato a Mbappé e compagni la certezza della qualificazione. Todibo è stato infatti pizzicato dalle telecamere mentre rideva durante l’esecuzione degli inni nazionali e in particolare di quello francese. La polemica è scattata immediata, diventando virale sui social già durante la partita stessa. Al termine del match Eduardo Camavinga ha provato a difendere Todibo: “È un bravo ragazzo” ha assicurato il centrocampista del Real Madrid.
Il caso è comunque apertissimo, facile pensare che il giocatore non volesse mancare di rispetto alla propria nazione, ma resta la condotta piuttosto “leggera”. Classe ’99, Todibo è un ex enfant prodige del calcio francese. Scoperto a 20 anni dal Barcellona, in Catalogna non ha avuto fortuna, ma dal gennaio 2021 il ragazzo si sta ricostruendo una carriera al Nizza fino a meritarsi il debutto in nazionale nell’amichevole dello scorso 12 settembre contro la Germania. Ora questo incidente di percorso, per uscire dal quale serviranno chiarimenti convincenti e scuse nei confronti di Deschamps e dell’intera opinione pubblica francese.