Vincerei anche se giocassi io a centrocampo | Provocazione lanciata: è pronta l’allegrata
L’allenatore della Juve è alle prese con l’emergenza che attanaglia il suo centrocampo: si starebbe pensando ad una clamorosa soluzione.
In principio fu Paul Pogba. Nel luglio del 2022, dopo annate di mediane deludenti e in continua discesa di risultati, si decise per il #Pogback, convinti che tornato un centrocampista di livello, sarebbe tornata la Juventus di sempre.
In realtà, il periodo di forma e l’umore della squadra bianconera è sì concisa con quelle del Polpo francese, ma sicuramente in negativo. La depressione che è aleggiata in questi mesi per via delle ben note vicende giudiziarie, non ha trovato sollievo in un inizio di stagione apprezzabile ed ha anzi, raddoppiato il colpo.
Prima, con l’esito degli esami antidoping del numero 10: per lui la positività al Dhea (confermata nelle controanalisi svolte il 5 ottobre) ha quasi sicuramente rappresentato la fine della carriera juventina e di una storia che non meritava un epilogo del genere.
Poi, con il clamoroso caso che ha riguardato Nicolò Fagioli e tutte le conseguenze che la Juve attende con ansia: la sua autodenuncia presso le autorità (per utilizzo di piattaforme nell’ambito di scommesse illegali) getta un’ombra importante sulla sua professionalità e soprattutto mette in seria difficoltà il suo mister.
I problemi a centrocampo
Già, perchè in questo momento Max Allegri per il suo centrocampo può contare sui soli Locatelli, Rabiot e Miretti, oltre a Hans Nicolussi Caviglia (0 presenze fino a qui) e Weston McKennie (spostato in maniera semipermanente sull’out di destra).
Un’emergenza che potrebbe causare seri guai nel caso uno dei tre titolari si facesse male, senza considerare la mancanza di valide alternative in corso d’opera. E sappiamo bene quanto il livornese sia un maestro nell’attingere dalla panchina.
La soluzione arriva dall’interno
Samuel Iling Jr. può essere la prossima “allegrata”. Il tecnico ci ha sempre fatto affidamento ma non lo ha mai provato in mediana nelle gare ufficiali: uno scenario che potremmo vedere già a partire dalla prossima partita, a San Siro contro il Milan.
L’inglese, che nasce ala sinistra, ha già dimostrato di apprendere molto velocemente le indicazioni che gli vengono date e più di una volta lo scorso anno ha contribuito a togliere le castagne dal fuoco dalla brace bianconera. In estate, ha studiato da vicino i movimenti di un’eccellenza del ruolo come Rabiot e chissà che, un anno dopo l’iconico gol di Fagioli che seppe di rinascita del nuovo corso, proprio Iling non sia colui destinato a sostituirlo.