Spalletti attento, un’altra Nazionale te lo porta via | Di questo passo non resta nessuno
Fioccano le polemiche all’interno del ritiro dell’Italia a Coverciano: l’ultimo caso ha del clamoroso e coinvolge un convocato di Spalletti.
Appena il tempo di emozionarsi per le prime due partite da ct dell’Italia e per Luciano Spalletti è già tempo di affrontare preoccupazioni e polemiche. No, il riferimento non è al pareggio in Macedonia del Nord che ha aperto l’era da selezionatore azzurro dell’ex allenatore del Napoli.
Il passo falso di Skopje è stato parzialmente riscattato dal pur sofferto 2-1 di San Siro sull’Ucraina, risultato che andrà però “concretizzato” nella cruciale gara del 17 ottobre a Wembley e in ogni caso l’entusiasmo e i consensi che il tecnico toscano sta ottenendo all’interno del gruppo inducono all’ottimismo.
Il riferimento va ovviamente alla bufera calcioscommesse che sta travolgendo il calcio italiano e che è scoppiata proprio poche ore prima del raduno di Coverciano per le partite contro l’Inghilterra e contro Malta. Il coinvolgimento di Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo ha inevitabilmente sconvolto anche la serenità del gruppo al lavoro agli ordini di Spalletti.
I social, come sempre in questi casi, si sono già trasformati in un tribunale anticipato ed è facile immaginare che la situazione possa anche peggiorare quando si tornerà alle attività dei club. Per gli Azzurri occorre comunque pensare al campo, a battere Malta e almeno a non perdere a Londra, in modo da poter cominciare a vedere sullo sfondo il pass per Euro 2024.
Italia, è tornata la scuola dei portieri: i talenti alle spalle di Donnarumma
Peraltro le possibilità ci sono tutte, le convocazioni di Spalletti hanno privilegiato i giocatori più in forma, il gruppo è giovane e il talento non manca, accompagnato dall’entusiasmo che sempre accompagna un nuovo ciclo. La speranza di tutti i tifosi dell’Italia è che i giocatori chiave, i leaders del gruppo, trascinino i compagni a livello di rendimento e non solo, a cominciare da Gigio Donnarumma.
Il portiere del PSG non può permettersi troppi errori, perché alle sue spalle la nuova generazione tricolore è agguerrita. Da Guglielmo Vicario, titolare e già stella del Tottenham capolista della Premier League, fino a Ivan Provedel, saracinesca della Lazio che sta vivendo il miglior momento della carriera, non solo per lo storico gol segnato all’Atletico Madrid in Champions League. Il portiere veneto è però finito nelle ultime ore al centro di un caso spinoso e piuttosto sorprendente.
Tutti pazzi per Ivan Provedel, anche… la Russia: il retroscena clamoroso
In virtù delle origini russe della madre, infatti, la Federazione russa si era attivata per provare a sondare la disponibilità di Ivan ad accettare la chiamata della nazionale di Mosca, come confermato dal preparatore dei portieri della nazionale maggiore, Vitaly Kafanov, ai microfoni di Sport Express: “Ho chiesto alla Federcalcio di mettermi in contatto con lui. Lo stavo cercando perché volevamo convocarlo: stiamo seguendo i suoi progressi, sappiamo che ha anche segnato un gol”. Ebbene, la risposta di Ivan è stata molto chiara.
“Ha detto che non voleva parlare con nessuno dalla Russia” ha aggiunto Kafanov. Insomma, Provedel, ancora in attesa di debuttare con l’Italia, avrebbe rifiutato la Russia, non essendo interessato ad una convocazione che comunque non sarebbe stata possibile. Quella compiuta dalla Federazione è infatti una gaffe clamorosa, dal momento che Ivan non è neppure in possesso del passaporto russo: “Ivan non ha la cittadinanza russa e di nessun altro paese – ha spiegato l’agente del giocatore, Gianni Rava – Può giocare solo per l’Italia perché ha solo la cittadinanza italiana, quindi è sbagliato dire che ha rifiutato la convocazione della Russia”.