‘Nel mio futuro soltanto il Milan’: ha sposato i rossoneri | Chiuderà qui la sua carriera
Tifosi in festa: la squadra di Stefano Pioli, tornata a comandare la Serie A, si prepara al rinnovo a vita di una stella.
Il Milan è andato alla seconda sosta del campionato da capolista della Serie A. Un traguardo ovviamente solo parziale, che però sembrava impossibile solo un mese fa quando, alla ripresa dopo la prima pausa per le nazionali, i rossoneri furono travolti dall’Inter per 5-1, perdendo il quinto derby consecutivo tra tutte le competizioni.
In appena 90 minuti tutti gli elogi piovuti sulla squadra e sul lavoro di Pioli dopo le vittorie contro Bologna, Torino e Roma furono spazzati via da una partita sbagliata, a livello tattico e di singoli. Eppure, come già successo dopo la profonda crisi invernale attraversata dalla squadra nella scorsa stagione, il Milan ha saputo ripartire e tornare al vertice, approfittando anche degli scivoloni dei cugini.
La stagione è ancora molto lunga, ma i meriti del tecnico emiliano sono evidenti anche per il lavoro fatto sui leader del gruppo, non solo a livello tecnico. Si pensi a Rafael Leao, protetto pubblicamente dall’allenatore dopo la non esaltante prestazione in Champions League contro il Newcastle.
Il numero 10 rossonero, pur ancora non performante come sarebbe lecito aspettarsi in termini realizzativi, è tornato ad essere un fattore fornendo una super prestazione contro la Lazio, condita da due gol. Una bella risposta fornita ai critici, ma soprattutto la conferma dell’attaccamento che il portoghese ha nei confronti della maglia del Milan, già provato dalla firma sul prolungamento fino al 2028 che risale alla scorsa estate.
Milan capolista, l’importanza dei senatori all’interno dello spogliatoio
Oggi Leao è il volto simbolo dei rossoneri anche a livello internazionale, ma uno dei meriti di Pioli è stato però quello di uscire dalla crisi grazie all’apporto di tutto il gruppo, applicando un turnover ragionato che ha però coinvolto di fatto tutti i giocatori della rosa. Certo, niente sarebbe stato possibile senza l’aiuto fornito dai senatori del gruppo.
Dopo il ritiro di Zlatan Ibrahimovic, infatti, lo spogliatoio del Milan ha ancora grandi vecchi in grado di far sentire la propria esperienza. Come Simon Kjaer. Il centrale danese, coinvolto nel flop del derby, ha poi giocato da titolare con ottimi risultati contro Verona e Lazio, tagliando proprio contro i gialloblù il traguardo delle 100 presenze con la maglia del Milan.
Simon Kjaer giura amore al Milan: messaggio lanciato alla società
Non male per chi ha saputo ripartire dopo il grave infortunio al ginocchio del dicembre 2021 e che oggi è pronto a vivere un altro momento storico, quello che lo vedrà battere il record di presenze di Peter Schmeichel con la nazionale danese. L’attaccamento di Simon alla propria patria è noto, eppure il giocatore ha le idee chiare circa il proprio futuro a media scadenza: “Devo ammettere che, avendo vissuto all’estero per così tanti anni e avendo giocato più di 600 partite nel calcio internazionale, sarebbe molto difficile per me vedermi tornare a giocare in un club danese. Vero che nel calcio tutto è possibile, ma oggi penso solo a rimanere al Milan” le sue parole al sito a lui dedicato ‘simonkjaergifs.com’.
Un messaggio molto chiaro lanciato anche alla dirigenza, in vista del contratto che scadrà il prossimo 30 giugno, quando Kjaer avrà già compiuto 35 anni. Chissà se per quei giorni Simon starà disputando l’Europeo con la sua Danimarca e avrà già messo in bacheca qualche altro titolo con il Milan. Intanto, Simon apre il libro dei propri ricordi rossoneri: “Quando sono arrivato il Milan era a metà classifica e avevo un solo obiettivo, quello di aiutare il club a tornare al top della Serie A e al top in Europa. Vincere lo scudetto è stato emozionante, così come battere in Champions il Napoli che stava dominando il campionato”.