Lautaro Martinez, confessione agghiacciante: “Stava per morire” | È successo l’impensabile
Bomber implacabile in campo, ma alle prese con una tragedia nella vita privata: la rivelazione del Toro scuote il calcio.
Un mese dopo il trionfo nel derby, il quinto consecutivo contro i cugini in tre diverse competizioni, l’Inter ha già dovuto riporre nel cassetto il sogno di andare in fuga in campionato già nel girone di andata. Gli inattesi passi falsi contro Sassuolo e Bologna hanno favorito la rimonta dello stesso Milan, tornato solo in testa alla seconda pausa della Serie A.
Così l’unica fuga di cui si può realisticamente parlare in casa nerazzurra è quella di Lautaro Martinez nella classifica marcatori. Complice lo storico poker realizzato alla Salernitana, il primo nella storia della Serie A messo a segno da un giocatore entrato dalla panchina, il Toro si trova infatti già in doppia cifra dopo appena 8 giornate. Dieci gol e un rassicurante +4 sul più immediato inseguitore, il capocannoniere uscente Victor Osimhen.
Il campione del mondo argentino è andato a segno in cinque partite in campionato, oltre ad aver messo a segno il provvidenziale gol del pareggio nella prima giornata del girone di Champions League in casa della Real Sociedad. Di più, Lautaro ha mostrato di aver già raggiunto un ottimo feeling in campo con il nuovo partner d’attacco Marcus Thuram, dimenticando” gli ex compagni Edin Dzeko e Romelu Lukaku.
Insomma, il peccato veniale dell’ingenuo fallo che ha procurato il rigore che ha avviato la rimonta del Bologna può essere perdonato al numero 10 nerazzurro, che peraltro in quell’occasione ha mostrato una lodevole, seppure… rivedibile, attitudine in fase difensiva. I problemi, semmai, per Simone Inzaghi si manifestano quando Martinez deve rifiatare, come accaduto nella prima ora di gioco a Salerno.
Il dramma di Lautaro Martinez: la brutta notizia arriva fuori dal campo
Inter Toro-dipendente, quindi? Presto per dirlo, ma si tratta pur sempre di un giocatore che a 26 anni si avvicina al culmine della maturità, è fresco di titolo di campione del mondo e punta a una Coppa America da protagonista. Peraltro, proprio pochi giorni dopo la partita contro il Bologna, è emersa una vicenda personale molto delicata e dai contorni tragici che ha coinvolto Martinez, uscito allo scoperto sul tema dopo aver raggiunto il ritiro dell’Argentina.
Lautaro Martinez è stato infatti condannato dal tribunale di Milano per aver licenziato una babysitter di 27 anni. Alla base della decisione dell’attaccante ci sarebbe la scoperta di una grave malattia della ragazza, morta poi nel gennaio 2023. La sezione del lavoro del Tribunale di Milano ha deciso che il calciatore dovrà risarcire la famiglia della giovane.
Babysitter licenziata, Lautaro e la moglie Agustina si difendono
Il calciatore ha preso parola su Instagram, condividendo sul proprio profilo una Story pubblicata dalla moglie Agustina Gandolfo e contenente un duro sfogo nei confronti della famiglia della ragazza: “Ho scelto di rimanere a lungo in silenzio per rispetto, ma non permetterò che venga infamata la mia famiglia. Abbiamo assunto una persona che era già malata, nostra amica da una vita. Abbiamo fatto molto per lei e la sua famiglia (…) E la sua famiglia, mentre la figlia stava morendo, ha tentato di ottenere soldi da noi, ha tentato di approfittarsi della situazione anche dopo la morte. Che razza di persone siete che tentate di approfittare della morte di un figlio per ottenere denaro?”.
La questione è come si intuisce molto delicata e sembra destinata a non concludersi con la sentenza del tribunale di Milano, che si è espresso dopo un tentativo di conciliazione rilevatosi vano per la mancata adesione di Lautaro Martinez. Il licenziamento sarebbe illegittimo e la famiglia Martinez è stata condannata al versamento di una somma in favore degli eredi della giovane babysitter oltre al pagamento delle spese legali.