“Decisione dolorosa”: De Laurentiis comunica la scelta | Annuncio ufficiale
Con i campionati fermi per la sosta per le nazionali, il ribaltone nel top club è cosa fatta: tutto deciso.
Meno di due mesi dopo l’inizio della stagione, in casa Napoli lo scudetto trionfalmente vinto con Luciano Spalletti in panchina sembra già appartenere alla preistoria. Lo scorso 4 maggio a Udine scattò la festa del popolo azzurro, di nuovo sul tetto dell’Italia calcistica dopo 33 anni di attesa.
Seguirono 30 giorni di celebrazioni, culminate nella notte del 4 giugno, quando in un Maradona interamente azzurro capitan Giovanni Di Lorenzo alzò al cielo la coppa dello scudetto, succedendo proprio al mito eterno Diego, fino a quel momento primo e unico capitano di un Napoli tricolore, sebbene all’epoca dell’argentino non esistesse la coppa da sollevare.
“E adesso?”. La domanda iniziò rapidamente a fare capolino nelle menti di tutti i tifosi del Napoli fin da quando i riflettori delle celebrazioni iniziarono a spegnersi. Complice l’unicità di una stagione particolare, dominata dall’inizio, uno scudetto vinto di fatto già in inverno, ma soprattutto complice l’addio dello stesso Spalletti, i timori legati alle difficoltà nel ripetersi si diffusero rapidamente in città.
La realtà sarebbe però andata oltre le peggiori previsioni in un inizio di stagione pieno di tensioni e veleni, più ancora che di risultati negativi. Alla seconda pausa della Serie A il Napoli di Rudi Garcia è arrivato già staccato di 7 punti dal Milan capolista, ma soprattutto con la sensazione che la magia alla base della cavalcata del 2022-’23 sia irrimediabilmente andata perduta.
Bari, dalla A sfiorata alla crisi: mister Mignani paga per tutti
La posizione del tecnico francese è ufficialmente in bilico dopo che il presidente Aurelio De Laurentiis non ha negato le difficoltà che sta incontrando la squadra e soprattutto lo stesso tecnico nel raccogliere l’eredità di Spalletti. Il destino dell’ex allenatore della Roma si deciderà nel ciclo di partite che precederanno la pausa di metà novembre, in particolare nella super sfida contro il Milan del 29 ottobre, ultima chiamata o quasi per la lotta allo scudetto.
In seno alla famiglia De Laurentiis, però, sono stati giorni difficili anche per le difficoltà che sta vivendo l’altra “creatura” calcistica del gruppo, il Bari. Curiosamente, infatti, anche il club pugliese sta attraversando una crisi tecnica che in questo caso è già sfociata nel cambio di allenatore: via Michele Mignani, artefice della promozione dalla C nel 2022 e della cavalcata che lo scorso anno portò la squadra a sfiorare la Serie A, sostituito da Pasquale Marino.
Napoli, il messaggio di De Laurentiis a Rudi Garcia
A me dispiace quando devi esonerare qualcuno – le parole pronunciate da De Laurentiis durante un convegno organizzato da Inpiù all’università Luiss di Roma – Ma nel calcio purtroppo avviene di dover fare questo, con la morte nel cuore. Quando devi prendere una decisione così dolorosa, sei il primo a soffrirne”. Il discorso era riferito all’eventuale sostituzione di Garcia al Napoli, ma è stato curiosamente pronunciato proprio poche ore dopo l’esonero di Mignani.
A occuparsi in prima persona del Bari è in realtà il figlio maggiore di De Laurentiis, Luigi, e nella fattispecie l’esonero di Mignani è stato deciso dal direttore sportivo dei biancorossi Ciro Polito, che ha puntato su Marino, suo ex allenatore al Catania. Le dinamiche del calcio sono però molto simili quando i risultati non arrivano, a prescindere dalle categorie. A Garcia il compito di provare ad evitare di “emulare” il destino del collega meno famoso…