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Lazio, ci eravamo tanto odiati | Dal fallimento alla rinascita, ora va a Madrid

Igli Tare è stato direttore sportivo della Lazio tra il 2008 e il 2023 – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Nella storia del club biancoceleste non mancano acquisti rivelatisi poco felici: un’illustre meteora può ora approdare in un top club.

Otto gol realizzati in sette partite ufficiali, con un solo attaccante in grado di andare a segno. Chi? Ovviamente Ciro Immobile, che nonostante le 34 candeline in arrivo il prossimo gennaio, qualche acciacco e qualche rete sbagliata continua a essere la certezza della prima linea della Lazio.

L’unica? Stando a quanto ha detto il campo nel primo scorcio di stagione sì, almeno dal punto di vista realizzativo, sebbene solo un gol, quello segnato su rigore al Monza, dei due messi a segno dal numero 17 nonché capitano dei biancocelesti sia risultato decisivo ai fini del risultato finale.

L’illusorio vantaggio in casa del Lecce alla prima giornata è stato infatti spazzato via dalla rimonta dei giallorossi, mentre alla prima in Champions contro l’Atletico Madrid c’è voluto un guizzo del più inatteso dei bomber, Ivan Provedel, per evitare la sconfitta, dopo un brutto errore dello stesso Immobile durante la ripresa.

Il tutto in attesa di testare sul campo Taty Castellanos, l’attesissimo vice Immobile acquistato per colmare una lacuna, quella del centravanti di riserva, ormai annosa per la Lazio. Neppure la lunghissima era di Igli Tare come direttore sportivo, conclusasi lo scorso giugno, ha infatti risolto un problema costato ai biancocelesti tanti punti nelle ultime stagioni.

Da Vavro a Basic: quando la Lazio non ha fatto centro sul mercato

Del resto tutto si può dire meno che il dirigente albanese non abbia portato alla Lazio top players, da Sergej Milinkovic-Savic a Luis Alberto. Poi, come in ogni gestione, non sono mancati anche gli acquisti sbagliati, o quantomeno di giocatori che non hanno funzionato, per svariati motivi.

Una “lista” che si fa dolorosa per il presidente Lotito e per i tifosi in particolare se si citano i giocatori più costosi. Uno dei casi più clamorosi riguarda il difensore finlandese Denis Vavro, pagato 10,5 milioni al Copenaghen, ma deludente in biancoceleste al pari di Maximiano, il portiere portoghese bocciato già dopo la prima giornata dello scorso campionato per far posto al futuro “eroe” Provedel.

Un’esultanza di Vedat Muriqi con il Maiorca – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Flop alla Lazio, bomber in Liga: Vedat Muriqi nel mirino dell’Atlético Madrid

Analogo destino ha avuto la coppia kosovara formata dal centrocampista Valon Berisha e dal centravanti Vedat Muriqi, costati rispettivamente 7,5 e 20 milioni e mai all’altezza della situazione. Proprio Muriqi, molto deludente nell’anno e mezzo trascorso a Roma tra il 2021 e il gennaio 2022, ha però saputo rilanciare la propria carriera dopo l’addio alla Lazio, tornando ad essere in Spagna il bomber apprezzato da Tare ai tempi del Fenerbahce.

Muriqi è stato il trascinatore del Maiorca nella stagione ’22-23, con 15 gol realizzati determinanti per la salvezza del club delle baleari. Un bottino sufficiente per tornare uomo-mercato e attirare su di sé addirittura le attenzioni dell’Atlético Madrid. Secondo quanto riportato da Fichajes.com, i Colchoneros avrebbero individuato in Muriqi la riserva ideale di Alvaro Morata e sarebbero pronti a sborsare per 20 milioni per assicurarselo. A 29 anni per il giocatore potrebbe essere arrivata l’ultima occasione per approdare in un top club e il ruolo che Simeone è pronto a ritagliargli addosso sembra ideale. Un piccolo, grande rimpianto per la Lazio, che solo un’eventuale buona stagione di Castellanos potrebbe lenire…