Milan, scomparso l’attaccante | Pioli non ci crede, ci puntava forte
A Casa Milan è presente un caso spinoso: l’attaccante è appena arrivato ma già se ne sono perse le tracce. Dove sarà finito?
Stefano Pioli è alle prese con un momento delicato per il suo Milan: i rossoneri si trovano primi in classifica (a pari punti con l’Inter) e le scorie del derby perso sembrano definitivamente archiviate e superate. Ma c’è ancora qualcosa che preoccupa i tifosi più attenti: il minutaggio (inesistente) di uno dei nuovi arrivati in attacco.
Reparto che sta funzionando bene ma non sorprendendo: il mercato estivo ha portato volti nuovi a suon di milioni di euro (alcuni dei quali recuperati dalla maxi operazione Tonali) e non tutti hanno avuto finora un rendimento che giustifichi tale investimento (come ad esempio ha avuto Pulisic, il capitan America di cui i rossoneri si sono innamorati).
I riferimenti a Samuel Chukwueze sono tutt’altro che casuali: 20 milioni + 8 di bonus, questo è stato l’incentivo offerto al Villarreal affinchè si potesse liberare della sua ala destra. Incentivo che in questo momento non ha ripagato nè per numeri (0 gol, 0 assist) nè per prestazioni.
Discorso diverso per Okafor (in gol nella partita contro il Cagliari), chiamato a svolgere un compito arduo viste le sue caratteristiche: il vice Giroud. Ruolo che nei piani sarebbe dovuto essere assegnato a Luka Jovic, la cui forma fisica insufficiente lo ha frenato varie volte già in questo primo scorcio.
“Padre Tempo opera in silenzio”
Il tempo, quello di cui chiede sempre Stefano Pioli, è un concetto spaventosamente difficile da associare ad un club leggendario come il Milan, abituato a voler tutto e subito. Eppure, è il tempo che ci ha consegnato alla storia il Prime di Rafael Leao, oggi determinante dopo la sua prima stagione ectoplasmatica.
Oppure quello che ha trasformato Adli da un trequartista ad un regista nel giro di una stagione, come testimoniato dalla trasferta sarda del turno infrasettimanale. “Non ha mai cambiato di una virgola il suo atteggiamento e la sua disponibilità anche se non veniva quasi mai schierato da me nella passata stagione”, così Pioli ha ribadito che il momento giusto, se si è bravi, arriva per tutti.
Chi l’ha visto?
È questa la domanda che si sono posti tutti in questo mese e mezzo riguardo a Luka Romero, fantasista argentino nato sul finire del 2004 a Durango, in Messico. Il ragazzo prodigio, che alla Lazio ha lasciato un ricordo da predestinato non ancora sbocciato, aveva giocato prima dello scorso mercoledì la ‘bellezza’ di 0 minuti ufficiali tra campionato e coppe.
E invece Pioli, che crede fortemente nelle sue qualità, lo ha lanciato per la prima volta a gara ancora aperta contro il Cagliari, dopo averlo fatto esordire (con ottimi risultati, visto il gol al Real) nella tournée americana. Che sia arrivato il tempo anche per lui, ce lo dirà solo il futuro.