Juve, l’olandese torna di moda | Fu strapagato, ora lo scaricano e approda a 0
Il rovescio contro il Sassuolo ha riportato d’attualità la necessità di rinforzi per il centrocampo bianconero: occasione d’oro in arrivo.
La sconfitta-shock contro il Sassuolo ha ridimensionato il buon inizio di stagione della Juventus. Al Mapei Stadium la squadra di Allegri è caduta sotto i colpi dei neroverdi, ma pure sotto… i propri, se è vero che su due reti degli emiliani sono evidenti le responsabilità di Wojciech Szczesny e che l’autogol di Federico Gatti all’ultimo secondo ha messo la parola fine su una serata da dimenticare a livello di gioco e prestazioni individuali.
Max Allegri aveva messo in guardia alla vigilia parlando di un eccesso di euforia seguita alla vittoria sulla Lazio, ma non può bastare questo per spiegare una prestazione così insufficiente fatta eccezione per i primi 30 minuti. Dopo la rete di Berardi al 41’ la luce in casa Juventus si è spenta definitivamente, eccezion fatta per l’occasionissima sprecata nella ripresa da Dusan Vlahovic e, poco dopo, il momentaneo pareggio realizzato da Federico Chiesa, l’unico a salvarsi nel naufragio bianconero.
Inevitabile allora è concentrarsi sulle ragioni tecniche del disastro, legate, oltre alla serata da dimenticare della difesa a livello individuale, all’insufficiente apporto fornito dai centrocampisti. Se Adrien Rabiot è parso per una sera quello arruffone dei primi anni in bianconero, l’ex Manuel Locatelli non ha inciso e peggio ha fatto Fabio Miretti, sostituito all’intervallo dal più convincente Nicolò Fagioli.
Ad Allegri e il popolo bianconero non resta che aggrapparsi ai corsi e ricorsi storici, nella speranza che la caduta di Reggio Emilia, stadio nel quale la Juventus ha conquistato gli ultimi due trofei, la Supercoppa Italiana 2020 e la Coppa Italia nel 2021, rispettivamente contro Napoli e Atalanta, abbia l’effetto di quella subita nello stesso stadio e contro lo stesso avversario, il Sassuolo, il 28 ottobre 2015. Quella sconfitta segnò il punto più basso di un inizio di campionato peggiore di quello attuale, prima di una serie di 15 vittorie consecutive che spianarono la strada verso lo scudetto.
Juventus, il futuro di Pogba è appeso a un filo: caccia aperta all’erede
Neppure il tifoso più ottimista sembra potersi spingere a sperare tanto, anche perché il valore della rosa è diverso, in particolare proprio a centrocampo, dove sono in tanti a chiedersi l’impatto che potrebbe avere il miglior Paul Pogba. Il francese è come noto fermo dopo la positività al testosterone e in attesa delle controanalisi. La speranza di rivederlo in campo quest’anno con la maglia bianconera è comunque appesa a un filo e in generale sono in tanti a credere che il Polpo non scenderà più in campo con la Juventus. Del resto in società non si sta a guardare e i nomi al vaglio per l’eventuale sostituzione del campione del mondo 2018 fioccano quotidianamente.
Qualora anche le controanalisi confermassero la positività di Pogba, infatti, anche prima che si consumi il processo sportivo la Juventus avrebbe la facoltà di sospendere il pagamento dello stipendio al giocatore, ma anche di avviare la procedura per la rescissione del contratto. Si tratterebbe del modo peggiore per chiudere in via definitiva l’epopea di Paul in bianconero, tale però solo tra il 2012 e il 2016, dal momento che dal ritorno a Torino dell’estate 2022 Pogba non è di fatto mai stato a disposizione di Allegri a causa dei tanti infortuni subiti.
Mercato Juventus, l’occasione arriva da Manchester: Van de Beek è in saldo
Caratteristiche differenti rispetto a quelle di Pogba le ha Donny Van de Beek, esubero al Manchester United, ma potenziale innesto di spessore per il centrocampo della Juventus. Se infatti Cristiano Giuntoli e il ds Manna non perdono di vista elementi muscolari, come il giovane Diarra dello Strasburgo, già seguito in estate, Van de Beek è in possesso di quelle doti tecniche e di quella duttilità che mancano al momento alla mediana bianconera.
L’ex Ajax potrebbe infatti fungere da schermo davanti alla difesa, come da regista e all’occorrenza anche da trequartista, ruolo che tuttavia non è contemplato negli schemi di Allegri. Sotto contratto fino al 2025 con i Red Devils, che lo pagarono 39 milioni più bonus nel 2020, Van de Beek non rientra nei piani della società e neppure del tecnico Erik ten Hag, che pur lo conosce bene per averlo allenato e valorizzato ad Amsterdam. Il classe ’97 non è mai stato utilizzato in stagione ed ha visto il campo pochissime occasioni anche lo scorso anno, dopo il rientro dall’altrettanto deludente prestito all’Everton della seconda metà dell’annata precedente. Il ragazzo è quindi in cerca di riscatto, ma il suo cartellino si è pesantemente svalutato negli ultimi tre anni. Proprio in virtù della scadenza vicina non è escluso che gli inglesi, come alternativa a un modesto indennizzo, optino per regalare il cartellino al giocatore pur di sgravarsi dall’ingaggio. Un’occasione d’oro per la Juve, che può assicurarsi il giocatore per una decina di milioni, prezzo assai inferiore al risparmio dall’ingaggio di Pogba.