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Atalanta, sei una macchina da soldi | Dal PSG altri 60 milioni, affare clamoroso

Atalanta
Un’esultanza dei giocatori dell’Atalanta – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Convincente sul campo, ineguagliabile nel mercato in uscita a suon di plusvalenze: l’ultimo affare da record dei dirigenti della Dea.

Anno nuovo, Dea… vecchia. L’approccio dell’Atalanta alla nuova stagione è stato confortante per i tifosi, Gian Piero Gasperini e per la società. Tre vittorie in campionato e un successo al debutto nel girone di Europa League fanno da contraltare alle sconfitte di Frosinone e a quella di Firenze, quest’ultima arrivata al termine di una buona prova e determinata da errori individuali.

Non c’è male all’alba di un’annata che ha visto la rosa neroblu profondamente trasformata in tutti i reparti, in particolare l’attacco. Gli ingaggi di El Bilal Touré, Gianluca Scamacca e di Charles De Ketelaere e le cessioni di Rasmus Hojlund e di Duvan Zapata hanno modificato in maniera sensibile la prima linea dell’Atalanta, sotto tutti i punti di vista: tecnico, viste le differenti caratteristiche tra chi è andato via e chi è arrivato, ma pure a livello di esperienza, dal momento che l’ex West Ham è un giocatore più rodato rispetto al danese volato al Manchester United.

La sfortuna si è comunque già messa di mezzo se è vero che Gasperini non potrà disporre della prima linea al completo prima di febbraio alla luce del grave infortunio subito da Traoré. Pure Scamacca è finito rapidamente ai box, lasciando a tifosi e tecnico la buona sensazione della doppietta rifilata al Monza e dell’ottimo inserimento nei meccanismi di squadra.

Fortunatamente, tuttavia, a levare le castagne dal fuoco ci stanno pensando lo stesso De Ketelaere, già autore di due reti decisive contro Sassuolo e Rakow e a proprio agio pure nel ruolo di centravanti, nel quale Gasperini è stato costretto a schierarlo proprio a causa delle assenze. Il tutto senza dimenticare l’apporto di Ademola Lookman, match winner contro il Cagliari e vicino a tornare sugli eccezionali livelli di rendimento della prima parte della scorsa stagione.

Atalanta, orgoglio Hojlund: il danese si prende il Manchester United

Insomma, ce n’è abbastanza per non rimpiangere l’addio di Hojlund, che ha lasciato il Gewiss Stadium dopo appena una stagione. All’inizio di agosto, infatti, il centravanti danese ha detto sì al Manchester United, dopo che la società aveva fatto altrettanto di fronte all’offerta-monstre presentata dai Red Devils, pari a 75 milioni più 10 di bonus. Una plusvalenza da sogno per la Dea, che aveva pagato il giocatore 17 milioni allo Sturm Graz 12 mesi prima e che non ha neppure dovuto versare percentuali di rivendita al club austriaco, sbadato, o semplicemente non previdente, a non metterla per iscritto al momento della cessione.

Hojlund deve ancora completare l’inserimento nel calcio inglese, ma sta vedendo aumentare il proprio minutaggio. Erik Ten Hag ha sempre più fiducia nel classe 2003, che ha trovato il primo gol ufficiale con la nuova maglia al debutto in Champions League sul campo del Bayern Monaco nella partita persa 4-3. Una gioia comunque indimenticabile per Rasmund, che ha voluto fortemente il trasferimento allo United al punto da rifiutare, come scritto dalla stampa inglese, due rilanci da parte di un altro top club europeo.

Rasmus Hojlund
Rasmus Hojlund ha segnato 10 gol nella sua unica stagione all’Atalanta – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Retroscena Hojlund: doppia offerta PSG all’Atalanta, ecco cosa è successo

Secondo quanto riportato da ‘The Athletic’, infatti, prima di puntare su Kolo Muani il Paris Saint-Germain aveva messo nel mirino proprio Hojlund per il ruolo di centravanti nel nuovo tridente orfano di Messi e Neymar. All’Atalanta sarebbero state recapitate, prima dell’offensiva dello United, due offerte, una da 50 e una da 60 milioni, che a Bergamo sarebbero stati lieti di accettare. Peccato che il giocatore, dopo aver ascoltato anche la ricchissima proposta d’ingaggio, abbia gentilmente declinato, proprio per aspettare la chiamata del Manchester, il suo club del cuore da ragazzo all’epoca dell’epopea di Sir Alex Ferguson.

Per portare Ramsus sotto la Tour Eiffel si sarebbe attivato addirittura direttamente il presidente Nasser Al-Khelaifi, ma non c’è stato nulla da fare. Pur di trasferirsi in Premier League Hojlund ha accettato uno stipendio inferiore rispetto a quello che avrebbe percepito al PSG, convinto da un paio di videochiamate con lo stesso ten Hag, che gli ha confessato la propria stima e promesso un ruolo di primo piano. Alla fine a guadagnarci è stata anche la stessa Atalanta, che ha incassato di più rispetto a quanto proposto dal PSG. Ma la Dea sarebbe comunque caduta in piedi, dimostrando una volta di più il proprio appeal con i top club europei.