Roma, certi amori non finiscono | Telefonata al grande ex, chiusura in arrivo
La coppia gol Dybala-Lukaku fa sognare Mourinho e i tifosi giallorossi, ma in attacco si profila un inatteso e gradito ritorno.
Due partite in coppia e due gol. Se il buongiorno si vede dal mattino, la coppia Lukaku-Dybala sembra poter assicurare alla Roma una stagione piena di soddisfazioni e a José Mourinho un po’ di tranquillità sul fronte della produzione offensiva, la nota dolente della scorsa annata, caratterizzata dall’inattesa “eclissi” di Tammy Abraham e dalle difficoltà incontrate da Andrea Belotti.
I giallorossi hanno infatti chiuso il campionato di Serie A 2022-’23 con appena 50 gol realizzati. Un bottino non all’altezza con le ambizioni di una squadra che già 13 mesi fa era partita con l’obiettivo di entrare tra le prime quattro e quindi tornare in Champions League, un traguardo che tanto bene farebbe ai conti societari e al cuore del popolo romanista, che ormai da quasi due anni fa registrare sold out in serie all’Olimpico, non venendo però ripagata da risultati, e prestazioni, all’altezza.
Per tornare ad un torneo di A con 20 squadre nel quale la Roma aveva segnato così poco bisogna infatti risalire al 1951, annata piuttosto infausta in quanto conclusasi con l’unica retrocessione in B della storia del club giallorosso. Altri tempi, certo, ma il dato è significativo circa cosa vada migliorato in questa stagione per vivere un’annata da protagonisti in Europa, dove il sogno di Mou resta quello di raggiungere la terza finale consecutiva, per vendicare la beffa di Budapest contro il Siviglia, ma soprattutto in campionato.
Del resto in pochi nella scorsa stagione si sarebbero aspettati un calo di rendimento così drastico da parte di Abraham, trascinatore nell’annata conclusasi con il trionfo in Conference League, ma poi incappato in una metamorfosi negativa solo in parte spiegabile con il lavoro spalle alla porta chiesto da Mourinho ai propri attaccanti. In quanto al ‘Gallo’ Belotti, le sue difficoltà dopo un’estate, quella 2022, trascorsa senza svolgere la preparazione atletica, erano previste, ma non era lecito immaginarsi un campionato da zero gol.
Mercato Roma, dopo Paredes si profila un altro gradito ritorno
A reggere la baracca offensiva della Roma nel 2022-’23 è stato il solo Paulo Dybala, costretto però a propria volta a fare i conti con la propria atavica precarietà sul piano degli infortuni. Ecco spiegata la sterilità offensiva della Roma come il fatto che Romelu Lukaku sia stato accolto come un messia tanto da Mourinho, che ben lo conosce per averlo allenato al Chelsea e al Manchester United (seppur senza grandi risultati…) quanto dal popolo romanista. In campo per uno spezzone di gara contro il Milan e poi da titolare contro Empoli e Sheriff il belga ha subito risposto presente sotto tutti i punti di vista, timbrando un gol per partita, fornendo buone prestazioni e pure buone risposte sul piano della condizione atletica.
Insomma, quella che è già stata ribattezzata, senza troppa fantasia, la ‘DyLa’, può alzare sensibilmente l’asticella degli obiettivi stagionali della Roma, in particolare se alle loro spalle Belotti si mostrerà ispirato come nelle prime uscite stagionali, senza trascurare l’apporto che potrà arrivare dalla quarta punta Sardar Azmoun, iraniano arrivato dal Bayer Leverkusen e vecchio pupillo dello stesso Mourinho. Addio gol con il contagocce, quindi? Lo dirà il campo, ma quel che è certo è che la dirigenza romanista è pronta a fare qualche altro sacrificio in caso di necessità a gennaio per completare l’organico proprio alla luce dell’obiettivo di entrare in zona Champions League. E se il traguardo sarà centrato, la prossima estate potrebbe concretizzarsi un altro gradito ritorno dopo quello di Leandro Paredes.
Lamela, ritorno di fiamma con la Roma: ‘El Coco’ regalo per la Champions?
Il centrocampista argentino è tornato in giallorosso a sei anni di distanza da quella cessione allo Zenit che ne ha di fatto aperto la carriera. Tra la Russia e l’esperienza al PSG Paredes ha arricchito conto in banca e bacheca personale, prima di toccare il cielo con un dito alzando la coppa del mondo in Qatar lo scorso dicembre. Una volta compreso di essere ancora un accessorio a Parigi, il richiamo della Roma è stato troppo forte, per la gioia di Mourinho, che gli ha subito dato una maglia da titolare. Lo stesso scenario potrebbe ripetersi tra 12 mesi con Erik Lamela, un altro argentino che l’Olimpico giallorosso non ha dimenticato e ormai destinato a concludere l’esperienza al Siviglia.
Di due anni meno giovane rispetto a Paredes, ‘El Coco’ compirà 32 anni il prossimo marzo e andrà a scadenza di contratto con gli andalusi il prossimo 30 giugno. Il gm della Roma Tiago Pinto ha finora dimostrato di essere molto abile nel cogliere le occasioni a parametro zero e Lamela potrebbe essere la prossima. Ceduto dai giallorossi al Tottenham per 30 milioni nell’estate 2013 dopo un’annata da 15 gol in campionato, nel decennio successivo, tra Spurs, otto anni, e Siviglia, nell’ultimo biennio, l’argentino ha brillato solo a tratti, confermando di essere in possesso di grandi colpi, ma non di continuità. Il ritorno a Roma da “dodicesimo di lusso” in caso di ritorno in Champions League può essere la soluzione ideale per tutti. Tifosi compresi, pronti a dimenticare lo sgarbo ricevuto dal Coco, tra i protagonisti, con tanto di rigore trasformato, della dolorosa finale di Europa League vinta proprio dal Siviglia tra mille polemiche.