Napoli, gli hai insegnato tutto | Ora si svincola e firma all’estero
Mentre in casa azzurra ci si interroga sulle difficoltà di inizio stagione, in difesa e non solo, la tifoseria incassa una notizia inattesa.
Un anno fa di questi tempi, il Napoli aveva già iniziato da un mese a dettare legge in Serie A ed aveva già riempito gli occhi degli appassionati di Champions League grazie al 4-1 rifilato al Liverpool nella prima partita della fase a gironi, giocata al Maradona, nella quale la squadra di Klopp mostrò i primi scricchiolii di una stagione poi rivelatasi deludente.
Si trattò solo del preludio di quanto la squadra allenata da Luciano Spalletti sarebbe riuscita a fare fino alla fine di novembre in campo nazionale, il tempo necessario per costruire un divario incolmabile per la concorrenza della Serie A, e fino in primavera in Champions League, competizione in cui la marcia dei futuri campioni d’Italia si sarebbe arrestata tra mille rimpianti ai quarti di finale contro il Milan.
Cosa è successo in estate in casa azzurra è noto a tutti, l’addio di mister Spalletti già anticipato prima della fine del campionato, le settimane di attesa prima che il presidente De Laurentiis individuasse il sostituto e poi la scelta ricaduta su Rudi Garcia. Il tutto mentre, pochi giorni prima del via della stagione, lo stesso Spalletti facesse arrabbiare ADL accettando la proposta della nazionale e quindi venendo meno al famoso “anno sabbatico” del quale il tecnico toscano dichiarò di aver bisogno dopo la stressante cavalcata napoletana.
Un aggettivo tornato più che mai d’attualità dopo le prime uscite della nuova stagione, che hanno evidenziato una squadra lontana parente di quella che 12 mesi fa incantava, tanto sul piano del gioco, quanto su quello della concentrazione e, chissà, delle motivazioni. L’annata è ancora lunghissima, ma che quanto fatto, e quanto non fatto, sul mercato estivo possa avere avuto un ruolo nelle attuali difficoltà del Napoli è un sospetto fondato. Il riferimento è soprattutto alla difesa, l’unico reparto che ha visto partire un titolare.
Napoli, aspettando Natan la difesa perde colpi
Se infatti le conferme di Victor Osimhen, in attesa di firmare il rinnovo, e di Khvicha Kvaratskhelia si sono meritate la copertina, la cessione di Kim min-jae al Bayern Monaco è passata quasi inosservata a causa della clausola rescissoria da 35 milioni presente sul contratto del centrale coreano. Si è trattato in sostanza di una sorta di sacrificio annunciato e al quale non ci si poteva opporre, che ha sì arricchito le casse del Napoli grazie a una straordinaria plusvalenza, ma che ha oggettivamente indebolito la rosa.
Il sostituto di Kim, infatti, il giovane brasiliano Natan, è ancora un oggetto misterioso. Garcia non gli ha preferito Juan Jesus prima e Leo Ostigard dopo, anche nei test più severi di questo inizio di stagione, contro Lazio in campionato e Braga in campionato. L’ora dell’ex Bragantino sta per scoccare e ad augurarselo sono in tanti, da De Laurentiis che ha scommesso sul giocatore ai tifosi, che sperano che Natan non si riveli una meteora in casa Napoli come accaduto ad un altro centrale difensivo arrivato ormai tanti anni fa con parecchie aspettative, andate poi tradite, ma tornato ora protagonista sul mercato.
Victor Ruiz, dall’Espanyol al Napoli e… ritorno: la scelta di vita dello spagnolo
Il riferimento è a Victor Ruiz, difensore mancino spagnolo, classe 1989, che al Napoli arrivò nel gennaio 2011 in cambio di 6 milioni versati all’Espanyol, che acquisì anche come contropartita il cartellino di Jesus Datolo, il centrocampista argentino nella storia del Napoli grazie a un famoso gol realizzato in casa della Juventus nello storico 3-2 del 31 ottobre 2009. Sotto la gestione Mazzarri Ruiz non si ambientò, disputando appena sei partite nella seconda parte di stagione per poi essere rivenduto al Valencia per 8 milioni.
Un’altra buona plusvalenza per un giocatore comunque capace poi di ricostruirsi una buona carriera in patria in particolare nel Villarreal, dove ha giocato tra il 2014 e il 2019, in coppia con l’ex Napoli Raul Albiol, e poi al Betis, dove Ruiz ha militato tra il 2020 e il 2023. Rimasto svincolato in estate Victor è stato protagonista della classica scelta di cuore, accettando a settembre inoltrato la proposta dell’Espanyol, il club dove è cresciuto calcisticamente. La seconda squadra di Barcellona è precipitata in Segunda Division, ma ha costruito un organico di tutto rispetto per puntare alla risalita immediata. Ruiz ha firmato un contratto di un anno ma è facile pensare che, in caso di promozione, la tentazione di chiudere la carriera a casa disputando un’altra annata in Liga diventi irresistibile.