60 milioni di euro e addio per sempre: il Milan lo lascia partire | Decisione presa per giugno 2024
Dopo un’estate da protagonista sul mercato la società rossonera già pensa alla prossima stagione: un addio illustre prende forma.
Il Milan ha provato a mettersi alle spalle la scoppola subita nel derby nella gara che ha segnato il debutto stagionale in Champions League contro il Newcastle. La missione è riuscita solo in parte, e non solo perché il risultato di parità senza gol ha già messo in salita il proseguimento del girone.
Inserita nel più classico dei gironi di ferro, infatti, quello completato da Paris Saint-Germain e da Borussia Dortmund, la squadra di Pioli si troverà costretta a fare tre punti già dalla prossima trasferta al Signal Iduna Park di Dortmund, fissata per il 3 ottobre alle ore 21. Al di là del risultato, rimediato in casa con quella che sembra essere la quarta forza del girone, e quindi nella partita sulla carta più abbordabile dell’intero percorso, il Milan non ha però convinto del tutto sul piano del gioco.
A fronte di un primo tempo giocato su buoni ritmi e condito da un discreto numero di occasioni, i rossoneri hanno disputato una ripresa ben diversa, nella quale è emerso la stanchezza di fronte alla buona organizzazione del Newcastle, oltre magari a un pizzico di paura di perdere, perché è ovvio che dopo un risultato come quello subito contro l’Inter l’importante fosse ripartire e ritrovare una buona solidità difensiva.
Da questo punto di vista l’obiettivo sembra essere stato raggiunto, grazie anche al ritorno di Fikayo Tomori. Il centrale inglese, tornato a comporre la coppia titolare con Malick Thiaw dopo aver scontato nel derby il turno di squalifica seguito all’espulsione rimediata contro la Roma. Ebbene, dopo un inizio di stagione balbettante l’ex Chelsea è tornato ad essere il muro che i tifosi del Milan conoscono, non dando scampo al comunque evanescente attacco del Newcastle.
Milan, quanti problemi: torna l’allarme infortuni
Insomma, il problema del Milan in questo primo scorcio di stagione sembra essere quello della coperta corta. Squadra troppo sbilanciata in avanti contro l’Inter, e non solo, impermeabile dietro, ma poco pungente in attacco contro i Magpies. Detto che l’inconcludenza di Rafa Leao ha giocato un ruolo importante nella notte di Champions, al pari di quella di Samuel Chukwueze, che non ha sfruttato la chance offerta da Pioli che lo ha proposto come titolare al posto di Christian Pulisic, la preoccupazione maggiore con la quale il Milan ha archiviato la prima notte europea della stagione è legata agli infortuni.
In pochi minuti nella parte finale del secondo tempo, infatti, Stefano Pioli è stato costretto a sostituire tanto Ruben Loftus-Cheek quanto Mike Maignan, arresisi a noie muscolari. Chi ne ha preso il posto, ovvero Yunus Musah e Marco Sportiello, non li ha fatti rimpiangere, se è vero che il centrocampista statunitense ha ravvivato con la propria intraprendenza l’ultima parte della gara, mentre l’ex portiere dell’Atalanta è stato determinante proprio allo scadere deviando una pericolosa conclusione di Longstaff. Ciò non toglie, però, che i dubbi sulla tenuta fisica dell’inglese e del francese inizino a far capolino in casa rossonera.
Mike Maignan ancora ko: il Milan pensa alla cessione
Si tratta però di due situazioni differenti. Loftus-Cheek non ha infatti riportato alcun infortunio muscolare, essendosi fermato solo a causa di crampi. Vederlo fasciato a bordo campo con la borsa del ghiaccio sul polpaccio aveva fatto spaventare i tifosi del Milan, ma l’ex Chelsea ha pagato solo la disabitudine a giocare tante partite ravvicinate dal primo minuto. Sospiro di sollievo anche per Maignan, che dopo essere stato sottoposto agli accertamenti strumentali si è visto diagnosticare “solo” un risentimento al flessore sinistro. Nessuna lesione quindi per il francese, che sarà comunque assente nei prossimi due impegni di campionato, ma dopo i tre gravi infortuni muscolari subiti in appena un anno, tra ottobre 2021 e ottobre 2022, in casa rossonera sta prendendo forma una decisione clamorosa.
In scadenza di contratto nel giugno 2026, Maignan potrebbe trasformarsi in un uomo-mercato la prossima estate, l’ultima nella quale una cessione potrebbe fruttare cifre importanti per il Milan, a meno che nel frattempo non si materializzi un rinnovo di contratto che oggi non è all’orizzonte. Le trattative infatti non sono ancora cominciate e del resto l’elevato rendimento del giocatore rischierebbe di esporre il Milan al rischio di una trattativa complessa. Per questo, in caso di una proposta ritenuta all’altezza, non inferiore ai 60 milioni, Maignan potrebbe lasciare l’Italia e Milano al termine dell’attuale stagione, poco prima di compiere i 29 anni. Il momento giusto per firmare l’ultimo super contratto della carriera