Vengo anche gratis: il Papu Gomez si propone a parametro zero | Affare impossibile
Dopo lo svincolo dal Siviglia l’attaccante argentino ha messo il ritorno in Serie A in cima ai propri desideri.
Trentasei anni da compiere a febbraio, il giorno dopo San Valentino, ma anche poco meno di 400 presenze tra Serie A e Liga, oltre al fresco titolo di campione del mondo conquistato lo scorso inverno con l’Argentina, magari non da protagonista assoluto, ma comunque con un centinaio di minuti in campo e da parte integrante del gruppo plasmato dal ct Lionel Scaloni, come era già accaduto nell’estate 2021 con la Coppa America, vinta nella finale contro il Brasile. Non c’è che dire: come biglietto da visita, Alejandro Gomez è tra gli svincolati più illustri del calcio mondiale.
Sì, perché il popolare Papu è ufficialmente senza una squadra e un contratto dallo scorso 1° settembre, data in cui l’ex attaccante di Catania e Atalanta e il Siviglia hanno deciso di dividersi, al termine di due anni e mezzo non esaltanti. Perché è vero che solo tre mesi prima, il 31 maggio, Gomez aveva alzato il primo trofeo internazionale per club della propria carriera, l’Europa League vinta dal Siviglia ai rigori sulla Roma, ma contro i giallorossi il Papu è rimasto in panchina per 120 minuti, come nella maggior parte dell’avventura europea degli andalusi.
Del resto al ‘Sanchez-Pizjuan’ Gomez non è mai riuscito a mostrare lampi della propria classe con la continuità avuta in Italia e in particolare nell’Atalanta. Il tutto al netto di una buona continuità di impiego, tanto nella prima mezza stagione giocata in Spagna dopo il burrascoso addio all’Atalanta, avvenuto nel gennaio 2021, quanto in quella successiva, condita da cinque gol in 29 presenze. Poi, nella scorsa stagione, complici anche i numerosi cambi di allenatore in un’annata molto travagliata, Gomez è finito via via ai margini, trovando poco spazio nella folta batteria di attaccanti a disposizione prima di Lopetegui, poi di Sampaoli e infine di Mendlibar.
La scelta di separarsi è stata quindi consensuale, perché nonostante l’avanzare degli anni Gomez si sente ancora in grado di disputare qualche stagione a buoni livelli, mentre dall’altra parte le gravi difficoltà finanziarie del Siviglia hanno indotto il club andaluso a tagliare gli ingaggi più pesanti, in particolare se corrisposti a giocatori non ritenuti più fondamentali per il progetto tecnico. Il Papu era sotto contratto con gli andalusi fino a giugno 2024 per una cifra vicina ai 3 milioni di euro netti: decisamente troppi, anche alla luce dell’età del giocatore, che ha preferito rimettersi sul mercato e andare a caccia di nuove sfide rinunciando all’ultimo anno di contratto.
Le nostalgie di Gomez: il Papu rivuole la Serie A
Dopo quasi un mese da svincolato, però, Gomez è ancora a tutti gli effetti un giocatore libero, perché gli abboccamenti avuti con i club interessati non hanno portato a nessun accordo. Secondo quanto riferito dall’entourage del giocatore dopo lo svincolo dal Siviglia il Papu sarebbe tentato dalla possibilità di approdare in Arabia Saudita o in Qatar, le “nuove frontiere” calcistiche di cui tanto si è parlato in estate e che garantiscono ingaggi altissimi, ma le attenzioni dei dirigenti delle squadre di quei campionati sembrano concentrarsi su giocatori più giovani.
Altre ipotesi delle quali si è parlato nelle ultime settimane portavano al Brasile, ma anche a campionati europei, come quello turco e in particolare al Fatih Karagumruk, l’ex squadra di Andrea Pirlo, ma anche quello francese (Metz) e quello greco, con l’Olympiacos che non è però andato oltre un sondaggio preliminare. E l’Italia? In Serie A Gomez ha mostrato il meglio del proprio repertorio e vissuto gli anni migliori della propria carriera, arrivando anche alla vetrina della Champions League con l’Atalanta. Il giocatore, in possesso anche del passaporto italiano, è pronto a valutare eventuali proposte dal campionato italiano, compresa quella legata a un ritorno che avrebbe del clamoroso.
Gomez e il possibile ritorno all’Atalanta: la posizione del club bergamasco
Secondo alcune indiscrezioni, infatti, attraverso intermediari di mercato Gomez avrebbe provato a sondare il terreno per un possibile ritorno all’Atalanta, facendo arrivare alla famiglia Percassi la propria disponibilità a tornare in un ambiente che non lo ha mai dimenticato. Del resto oltre 250 presenze in sette anni e mezzo e l’ascesa dalla bassa Serie A ai quarti di finale di Champions League nel 2020 rappresentano un pezzo di storia della Dea. A quanto pare, però, il matrimonio bis tra i nerazzurri e Gomez non si consumerà, per diverse ragioni.
A Bergamo si è infatti deciso di voltare pagina, intraprendendo un percorso all’insegna dei giovani, come testimoniato dagli acquisti di Touré e Scamacca e dall’arrivo in prestito di De Ketelaere. Un ciclo, seppur glorioso, si è quindi chiuso e non sono previste eccezioni, in particolare a livello economico. A tutto questo si leghi lo screzio con Gian Piero Gasperini dopo il famoso scontro all’intervallo della partita contro il Midtjylland del dicembre 2020. Dopo vari mesi di gelo e accuse, Gomez sembra aver dimenticato tutto al punto da gettare un ponte per la pace verso il tecnico in una recente intervista: “Gasperini è stato il migliore allenatore che ho avuto. Non abbiamo fatto pace, ma se lo dovessi incontrare oggi gli darei un grande abbraccio e riderei su tutto ciò che è successo tra noi. Il passato è passato e il tempo cura tutto”. Un bel modo per chiarirsi, ma che non dovrebbe bastare per riallacciare un rapporto lavorativo…