Pazza idea a parametro zero: Jerome Boateng in Serie A | Può risolvere un’emergenza
L’ex difensore di Bayern Monaco e nazionale tedesca, svincolatosi dal Lione, può ripercorrere le orme del fratello Kevin-Prince.
Chiudere la carriera con una retrocessione è uno degli incubi peggiori per un giocatore. Perché il calcio sarà anche uno sport di squadra, ma scendere di categoria è una macchia che resta nella carriera di ciascuno, ben al di là delle effettive responsabilità individuali che si possono avere nel corso di una stagione il cui epilogo negativo è sempre figlio di una serie di concause.
Fatto sta che appendere le scarpe al chiodo dopo aver perso la categoria e aver dato un contributo minimo alla causa della propria squadra, causa sempre tristezza e delusione, sentimenti con i quali già ciascun calciatore, a prescindere dalla categoria in cui ha militato e dall’età, vive inevitabilmente il momento dell’addio ai campi da calcio e di conseguenza l’inizio di una nuova vita, anche se questa è sempre all’interno del mondo del calcio.
Se poi la carriera in questione è stata piena di soddisfazioni e successi la decisione può diventare ancora più traumatica e nella maggior parte dei casi non è dettata dalla propria volontà. Si pensi a Fabio Quagliarella, mestamente sceso in Serie B con la Sampdoria a 41 anni, dopo una stagione con appena un gol realizzato. Un inedito assoluto per chi, fino all’anno prima, era abituato alla doppia cifra e per chi in Serie A ha “timbrato” 182 volte. Pronto ad aiutare la causa blucerchiata anche tra i cadetti, nonostante l’età, Quagliarella si è però visto mettere alla porta dal nuovo corso della Sampdoria.
Neppure l’amico Andrea Pirlo, ex compagno alla Juventus, ha voluto o potuto modificare il corso delle cose, così il nome di Quagliarella popola tuttora il lungo elenco degli svincolati illustri, pronti a mettere la propria classe e la propria esperienza anche a stagione in corso a servizio di chi ne avesse bisogno, ultima spiaggia proprio per spostare il più avanti possibile il momento del ritiro. Una scelta diversa è stata invece quella fatta da Kevin-Prince Boateng, che ha detto basta pur avendo ben sei anni in meno di Quagliarella, essendo classe 1987.
Il bivio dei fratelli Boateng: Kevin-Prince lascia il calcio, Jerome sogna la Serie A
Anche nel caso dell’ex centrocampista di Milan e Barcellona l’ultima esperienza da calciatore è coincisa con una retrocessione, quella subita con l’Hertha Berlino. Il glorioso club della capitale tedesca è sceso dalla Bundesliga alla Zweite Liga al termine di un’annata disastrosa, coincisa peraltro con l’exploit dei “cugini” meno famosi, l’Union Berlino, che ha centrato una storica qualificazione alla fase a gironi della Champions League. Prodotto del vivaio dell’Hertha, Boateng aveva scelto nel giugno 2021 il club del cuore per chiudere il proprio lungo percorso calcistico, anticipando già prima del rinnovo per una stagione firmato un anno dopo che il 2023 sarebbe stato l’anno del ritiro.
Peccato che, dopo la rocambolesca salvezza al playout del 2022, nella stagione successiva non ci sia stato nulla da fare per evitare la retrocessione, con tanto di ultimo posto in classifica. La decisione però era stata presa e ora per Kevin-Prince sta già per aprirsi una nuova esperienza nel calcio come agente e intermediario. Molto diverse sono invece le intenzioni del fratello minore Jerome Boateng, che a 35 anni appena compiuti non vuole ancora pensare a lasciare il calcio giocato. Anzi, nel futuro prossimo dell’ex colonna della difesa del Bayern Monaco e della nazionale potrebbe esserci un’avventura in Serie A.
Milan, emergenza in difesa: Boateng jr può arrivare da svincolato
Reduce da un biennio avaro di soddisfazioni con il Lione, Boateng jr si è svincolato in estate dall’Olympique, i cui dirigenti avevano comunicato già all’inizio di giugno l’intenzione di non prolungare il rapporto. Alle prese con qualche problematica di natura privata, Boateng punta però a un ultimo “ballo” nel grande calcio, reso possibile proprio dal suo attuale status di svincolato. Così, dopo essere stato accostato al Napoli in estate, ecco spuntare la suggestiva ipotesi legata al possibile approdo al Milan, proprio la squadra nella quale Kevin-Prince ha speso i tre anni migliori della propria carriera, tra il 2010 e il 2013, risultando decisivo per la vittoria dello scudetto con Max Allegri in panchina nel 2011.
A suffragare questo scenario è l’emergenza venutasi a creare al Milan in difesa, acuita dall’allarme scattato dopo la goleada subita nel derby. Alle spalle di Fikayo Tomori, infatti, Pioli sembra avere poche garanzie, tanto dagli aspiranti titolari, Malick Thiaw e Pierre Kalulu, quanto dall’alternativa Simon Kjaer. Si aggiunga la prolungata assenza dai campi di Mattia Caldara, operato alla caviglia destra e destinato a stare fuori per almeno tre mesi ed ecco che un rinforzo di esperienza in difesa potrebbe davvero fare al caso di Pioli. Dall’alto delle sue 76 presenze in nazionale e delle quasi 90 in Champions League Jerome Boateng può davvero dare al Milan quello che serve in fatto di esperienza ed affidabilità, sebbene il suo inserimento nella lista Champions non sarebbe possibile fino a febbraio. A complicare tutto potrebbe però essere il nodo legato alle richieste d’ingaggio che potrebbe avanzare il giocatore, ma al termine di un mercato che non ha visto arrivare rinforzi in difesa, potrebbe trattarsi di un ritocco necessario.