Toh, chi si rivede | Un top player della Serie A pronto al ritorno: Torino è in festa
Torino può finalmente riabbracciare il suo top player, ma l’allenatore non gli ha riservato parole al miele in conferenza.
Il Torino non può certo ritenersi soddisfatto del suo inizio di stagione: 4 punti in 3 giornate sono stati un bottino sufficiente ma non soddisfacente per una squadra che ha sorpreso tutti gli addetti ai lavori la scorsa stagione.
Il match contro il Milan ha lasciato un retrogusto amaro, figlio di una sconfitta pesante (4-1) che ha confermato, qualora ce ne fosse stato il bisogno, che il Toro non è ancora pronto per il salto definitivo, per un motivo o per un altro.
Il mercato non è riuscito probabilmente a svoltare il progetto cominciato nel 2021 con Juric e i volti nuovi ora riservano all’allenatore croato più dubbi che certezze: chi giocherà tra Sanabria e Zapata? Quali saranno gli esterni di centrocampo, ora che Vojvoda si è fatto male in nazionale? Radonjic riuscirà a mantenere continuità dopo l’addio di Miranchuk?
Tutti dubbi leciti a cui il tecnico ex Genoa e Verona ha parzialmente risposto in conferenza stampa, prima di partire alla volta di Salerno per il Monday Match contro la squadra di Paulo Sousa.
Il ritorno del #9
La notizia più rassicurante è sicuramente il ritorno di Tony Sanabria in campo, dopo l’infortunio patito nel primo tempo della gara contro i rossoneri dello scorso 26 agosto. L’acciacco muscolare che gli aveva fatto saltare la partita contro il Genoa è stato risolto e il paraguaiano può adesso tornare a disposizione dei granata.
Il dubbio tattico che si pone ora, dopo la chiusura del mercato, è il seguente: il #9 sarà “solo” la riserva di Duvan Zapata o Juric sta pensando di farli convivere in una riedizione del suo 3-4-2-1? Vlasic può essere l’ago della bilancia in un ipotetico attacco a 2 punte oppure si continuerà a puntare sull’ampiezza fornita dai due trequartisti?
La risolve Juric
A precisa domanda sui piani in attacco del tecnico, Juric ha risposto così: “Contro il Cagliari abbiamo giocato con Pellegri e Sanabria, ma a me non piace questa opzione, non mi incuriosisce molto. Ora mi preoccupa che Sanabria torni quello dell’anno scorso, questi mesi sono stati negativi. Lì davanti abbiamo dei numeri 9, ora dobbiamo crescere come squadra con i concetti di questi anni. La società ha preso Zapata perché voleva una punta più forte, non per farli giocare insieme”.
Il tandem per ora non è nei programmi: “Adesso proprio non lo voglio provare e non mi passa per la testa provare due punte. Voglio continuità di lavoro e migliorare ciò che stiamo facendo. Poche squadre giocano con due attaccanti, forse cinque in tutta Europa, e cambia davvero tutto.”