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Clamoroso Real Madrid, vergogna e oscenità in casa Blancos | Scatta l’arresto immediato

Una vista dello stadio Santiago Bernabeu – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

L’ambiente madridista è scosso dal blitz della Guardia Civil nel centro di allenamento: lo scandalo travolge il calcio spagnolo.

Il calcio spagnolo è letteralmente senza pace, almeno fuori dal campo. E pensare che dal punto di vista sportivo le cose sembrano andare nel migliore dei modi grazie alla poderosa crescita dei nuovi talenti che stanno innervando di qualità la nazionale che dopo il flop a Qatar 2022 è stata affidata a Luis De la Fuente, ex ct dell’Under 21.

Quella che sembrava una scelta nel segno del basso profilo, dopo la deludente esperienza biennale di Luis Enrique, fermatosi in semifinale ad Euro 2020 dopo essere stato sconfitto ai rigori dall’Italia e addirittura agli ottavi all’ultimo Mondiale, piegato sempre dal dischetto dalla rivelazione Qatar, si sta invece rivelando azzeccata perché il merito di De la Fuente è quello di essere già riuscito a valorizzare il talento dei giocatori della nuova generazione, già plasmato con successo in Under 21, con la quale De la Fuente ha vinto l’Europeo 2019 la cui fase finale si è giocata proprio in Italia, oltre all’argento olimpico nel 2021 ai Giochi di Tokyo.

Per questo il successo nell’edizione 2023 della Nations League, che ha visto la Roja piegare la Croazia dopo i calci di rigore al termine della Final Four svoltasi in Olanda, dopo aver superato in semifinale l’Italia di Roberto Mancini, non può certo essere considerato un risultato sorprendente alla luce delle qualità di un gruppo che non avrà magari le punte della generazione d’oro degli Xavi e degli Iniesta, ma che può contare su aspiranti fenomeni come Gavi e Pedri a centrocampo e su un attacco fondato sull’acquisita maturità della chioccia Alvaro Morata, sulla rinascita di Marco Asensio dopo il passaggio al PSG e sulla qualità di esterni giovani, ma già affermati a livello internazionale, come Yeremi Pino e Ferran Torres.

Insomma, la sensazione è che a Euro 2024 come al Mondiale 2026 la Spagna sarà, insieme alla Francia, la più autorevole candidata al successo finale almeno per quanto riguarda le formazioni europee, alla luce anche del delicato ricambio generazionale, e alla crisi di talenti, con cui stanno convivendo Germania e Italia. Il ritrovato momento aureo del football spagnolo però non si ferma qui, dal momento che solo lo scorso 20 agosto la nazionale femminile ha conquistato il primo titolo mondiale della propria storia, in Australia, superando in finale le campionesse d’Europa in carica dell’Inghilterra.

Spagna, caos senza fine: spunta un nuovo scandalo dopo il caso Rubiales

Un trionfo insperato, ma figlio della programmazione e della lenta crescita che il movimento ha avuto in Spagna, dove il Barcellona è da tempo leader incontrastato, ma dove il Real Madrid sta muovendo i primi passi per acquisire competitività e dare così vita ad un Clasico di livello anche in campo femminile. Peccato che, come tristemente noto, già pochi minuti dopo la fine di quel Mondiale il calcio spagnolo sia stato travolto dalla spirale dettata dal caso Rubiales, l’ormai ex presidente federale protagonista di un improvvido bacio rubato alla giocatrice Jenni Hermoso durante la premiazione.

La tempesta mediatica che ne è seguita è costata il posto a Rubiales, al ct della Spagna femminile Jorge Vilda per il sostegno dato all’ex presidente e stava per costare cara anche allo stesso De la Fuente, non sufficientemente esplicito nel condannare la condotta di chi lo aveva scelto come ct della nazionale maggiore maschile. Il risultato è che la Federazione è attualmente senza una guida e il trionfo delle ragazze è stato oscurato. Come se non bastasse un movimento già nell’occhio del ciclone deve ora fare i conti con un nuovo scandalo, che ha coinvolto direttamente il Real Madrid.

Lo stadio Santiago Bernabeu, casa del Real Madrid – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Bufera sul Real Madrid: arrestati quattro giocatori del settore giovanile

Nella giornata di giovedì 14 settembre, infatti, la Spagna tutta è stata turbata dalla notizia, anticipata da El Confidencial e poi confermata da altri media spagnoli, dell’arresto di quattro calciatori della cantera dei Blancos, uno appartenente al Real Madrid Castilla, la principale selezione giovanile, e tre del Real Madric C, accusati di aver diffuso via WhatsApp un filmato segreto in cui sarebbe coinvolta una ragazza di 16 anni, dalla quale è partita la denuncia. Il caso, derubricabile all’interno del sempre più diffuso, squallido e inquietante settore del revenge porn, deve ovviamente essere ancora ben inquadrato, ma il caso mediatico è ovviamente scoppiato immediatamente. L’indiziato principale è uno dei giocatori del Real Madrid C, che avrebbe avuto la relazione con la ragazza nella località di Mogan, sull’isola di Gran Canaria.

In Spagna tale reato prevede pene da tre mesi fino a un anno di reclusione, ma per i quattro calciatori il rischio sarebbe quello di incorrere nella pena massima, dal momento che a sporgere denuncia, lo scorso 6 settembre nel municipio di Santa Maria de Guia a Gran Canaria, è stata la madre della ragazza. La Guardia Civil ha fatto irruzione nel quartier generale del Real Madrid, a Valdebebas, e poco dopo la società ha diffuso un comunicato nel quale specifica che “una volta che il club avrà ottenuto una conoscenza dettagliata dei fatti adotterà le misure opportune”. L’accusa che devono fronteggiare i ragazzi è quella di rivelazione di segreto. A causa della grande diffusione avuta dal video gli inquirenti non escludono che il numero dei giovani implicati sia superiore a quanto emerso finora.