Clamoroso Lazio, un top player non rinnova | Il procuratore conferma: “Troppo tardi”
Sbloccatasi con la vittoria di Napoli prima della sosta, la squadra di Sarri rischia di dover fare i conti con un inatteso caso di mercato.
E poi c’è Napoli… Dopo l’inizio shock di campionato, con le sconfitte contro Lecce e Genoa, la Lazio ha sbloccato la propria classifica andando a sbancare prima della sosta il campo dei campioni d’Italia. Il 2-1 del Maradona non ha fotografato al meglio la superiorità che la squadra dell’ex Sarri è riuscita a esprimere in particolare nel secondo tempo.
Vincere per due volte nell’arco di sei mesi sul campo della miglior squadra italiana del momento non è certo un’impresa facile, ma la Lazio ci è riuscita, bissando l’1-0 firmato Matias Vecino con il quale i biancocelesti, lo scorso febbraio, avevano violato il campo del Napoli di Luciano Spalletti, fino a quel momento imbattuto in casa, ma ormai avviato alla conquista dello scudetto ed anzi distratto dagli imminenti impegni in Champions League.
Proprio di un successo di prestigio, ma soprattutto di una prestazione di spessore, la Lazio aveva bisogno per ritrovare certezze dopo la falsa partenza in campionato e in vista di una stagione alla quale il club del presidente Lotito si è avvicinata con tante ambizioni, tanto in Italia quanto in Europa. Il ritorno in Champions League, infatti, complice anche il sorteggio non sfavorevole per la fase a gironi, stimola tutto l’ambiente a cercare quantomeno di eguagliare il traguardo degli ottavi di finale, tagliato due anni fa nell’ultima stagione con Simone Inzaghi in panchina.
Per le altre ambizioni si consiglia di… toccare ferro, dal momento che cercare di migliorare il secondo posto dello scorso campionato significherebbe lottare per lo scudetto, cosa che la Lazio ha fatto per l’ultima volta nella sfortunata e drammatica stagione segnata dalla pandemia di Coronavirus. Fino a febbraio i biancocelesti erano i rivali principali della Juventus allenata proprio da Sarri, per poi smarrirsi alla ripresa del campionato dopo la lunga e forzata interruzione.
Lazio, Guendouzi ha già conquistato i tifosi: trovato l’erede di Milinkovic-Savic
L’estate che sta per concludersi del resto è stata per la Lazio ricca di cambiamenti anche a livello di mercato. Pur partito in ritardo, con gli inevitabili malumori di mister Sarri, la campagna acquisti dei biancocelesti è stata soddisfacente sul piano numerico, dal momento che la rosa è stata dotata dei ricambi necessari in vista dei tanti impegni, ma pure su quello della qualità, benché la cessione illustre di Sergej Milinkovic-Savic abbia inevitabilmente lasciato un segno profondo a livello tecnico e di personalità.
Il guerriero Matteo Guendouzi, arrivato a fine mercato dal Marsiglia, sembra il giocatore ideale per far dimenticare il serbo ai tifosi della Lazio, mentre per la qualità bisognerà rivolgersi a Luis Alberto, prossimo alla firma sul rinnovo del contratto, e al parco attaccanti che, arricchito da Taty Castellanos come vice Immobile e dal gioiellino danese Gustav Isaksen come ricambio sulle fasce, si affiderà ancora, oltre che ai gol del capitano, all’estro degli esterni Felipe Anderson e Mattia Zaccagni. Per quest’ultimo, però, entrato stabilmente nel giro della nazionale, sembra profilarsi all’orizzonte un vero e proprio caso legato al mercato.
Lazio, scoppia il caso Zaccagni: rottura con la società per il rinnovo
Insieme agli esterni difensivi Hysaj e Marusic, oltre che allo stesso Luis Alberto, l’ex esterno del Verona è infatti l’altro big della rosa della Lazio a scadenza di contratto nel giugno 2025. Le trattative per il prolungamento, sulla scia dell’ottima stagione scorsa, condita da 10 gol e assist, non sono tuttavia mai decollate negli ultimi mesi, come sottolineato con un pizzico di amarezza, ma anche di rabbia dall’agente di Zaccagni, Mario Giuffredi, intervistato da Tmw: “Ho parlato per otto mesi con Lotito: prima c’era il mercato di gennaio, poi la Pasqua, poi gli obiettivi da raggiungere in campionato e quindi la qualificazione in Champions, poi la politica, poi il mercato estivo. Ci ho messo tutta la buona volontà per chiudere l’accordo il prima possibile visto che era un desiderio di Mattia legarsi a lungo alla Lazio, ma evidentemente Lotito ha altre priorità”.
Parole che non sembrano lasciare spazio a dubbi e che espongono la Lazio al rischio che si ripeta la situazione creatasi con Milinkovic, ceduto un anno prima della scadenza del contratto per evitare lo svincolo. La sensazione è che i margini per riallacciare i discorsi ci siano ancora, nonostante le parole di Giuffredi: “Da questo momento non sarà più un problema mio. Adesso pensiamo alla stagione che è iniziata, Mattia si troverà nella stessa situazione di Milinkovic Savic e non certo per colpa nostra. Parlarne più avanti? Sarà troppo tardi, noi non ci mettiamo certo ad aspettare le comodità degli altri. E magari tra qualche mese a cambiare idea saremo noi”. Insomma, un problema in più per Maurizio Sarri e per lo stesso Zaccagni, che con l’avvio della gestione Spalletti sembra essere diventato un punto fermo della nuova nazionale, con la quale l’esterno romagnolo ha debuttato da titolare lo scorso 9 settembre a Skopje contro la Macedonia del Nord.