Contrasto devastante, l’infortunio è gravissimo | Si teme un lungo stop
La stagione è appena iniziata, ma per qualcuno potrebbe essere già finita: terribile scontro in allenamento, tutti i dettagli.
Si sa: la vita di un calciatore, come quella di uno sportivo in genere, può cambiare anche in una frazione di secondo. Le cause possono essere molteplici, a partire dal calciomercato. Un’offerta inattesa, ma anche irrinunciabile per sé e per il club, può portare a rivedere posizioni che sembravano ben salde e anche convinzioni che non sembravano prestarsi a cambiamenti.
Ne sa qualcosa Sandro Tonali, che solo lo scorso maggio chiudeva un’annata non esaltante per il suo Milan, club del quale è sempre stato tifoso e del quale ha difeso con onore e qualità la maglia per due stagioni, coronando anche il sogno di vincere lo scudetto in rossonero, avanzando propositi di riscatto in vista della stagione successiva e che poche settimane dopo si è ritrovato imbarcato su un aereo per Newcastle dopo che il Milan, al pari dello stesso giocatore, ha accettato la proposta da capogiro dei Magpies (80 milioni), che dopo il no dell’Inter per Barella hanno ripiegato con successo sull’ex Brescia.
Nessuno, tra gli allora dirigenti rossoneri e i tifosi, poteva neppure lontanamente immaginare che il cuore rossonero Sandro avrebbe lasciato il Milan così presto, ma appunto il calcio e il mercato in particolare sono imprevedibili, al pari delle sue conseguenze, se è vero che proprio grazie al ricavato della cessione di Tonali il nuovo management del Milan ha letteralmente stravolto l’organico di Stefano Pioli concludendo 10 acquisti e dando alla rosa un taglio più europeo, lo stesso che il tecnico emiliano ricercherà anche a livello di gioco nella stagione che ha come obiettivo la conquista del 20° scudetto della storia del club.
Va però osservato che pure il contrario può avverarsi, ovvero il fatto che il mercato possa non convincere un giocatore a stravolgere i propri piani e la propria vita costringendo di conseguenza un club a rivedere le proprie strategie. L’esempio più calzante in questo senso è quello che riguarda il Torino e il suo vicecapitano Alessandro Buongiorno, protagonista della storia “sentimentale” del finale di mercato con il suo cortese, ma deciso, rifiuto alla ricca offerta dell’Atalanta.
Torino, gioie e dolori: dalla favola di Buongiorno a un brutto infortunio
I nerazzurri avevano messo nel mirino il giovane difensore prodotto del vivaio del Torino ed erano pronti a triplicargli l’ingaggio. La società granata aveva, seppur a malincuore, accettato la proposta dei bergamaschi, ma a far saltare tutto è stata la volontà di Buongiorno, che non se l’è sentita di lasciare il club del cuore con il quale solo nel giugno precedente aveva rinnovato il contratto per cinque stagioni, “negando” un ricco incasso, e la relativa plusvalenza, al proprio club e costringendo la Dea a ripiegare su altre piste per la difesa, poi non concretizzatesi per mancanza di tempo.
Dall’alta parte Buongiorno, classe ’99, reduce dal debutto nella nazionale maggiore lo scorso giugno nell’ultima partita della gestione Mancini contro l’Olanda in Nations League, è fatalmente diventato ancora di più un idolo per i tifosi del Torino, nonché un simbolo per gli appassionati di calcio più “sentimentali”, già messi a dura prova dal “ciclone Arabia Saudita” che in estate ha stordito il mondo del pallone a suon di proposte da capogiro. Il calcio però sa essere imprevedibile e beffardo non solo per le dinamiche del mercato, ma pure per quelle legate alla variabile infortuni. Anche in questo caso a pagarne le conseguenze è stato il Torino e in particolare uno degli acquisti estivi del club granata.
Torino, la sfortuna di Mihai Popa: lungo stop per il giovane portiere
Mihai Popa, portiere rumeno classe 2000 acquistato dal Torino a inizio giugno, rischia infatti un lungo stop a causa di un grave infortunio subito in allenamento. L’estremo difensore dei granata si è scontrato con un compagno di squadra, riportando un brutto colpo al volo: l’esito dei primi esami strumentali parla di frattura della parete orbitaria. Solo dopo gli esami clinici di approfondimento ai quali il giocatore si sottoporrà nei prossimi giorni si chiarirà la reale natura dell’infortunio e si potranno stabilire i tempi di recupero.
Quel che è certo è che l’avventura italiana di Popa non è iniziata nel migliore dei modi. Arrivato in granata sulla scia di due stagioni da titolare al Voluntari, club del massimo campionato rumeno, e dopo aver giocato da titolare l’Europeo Under 21 con la propria nazionale, che era tra le padrone di casa del torneo insieme alla Georgia, Popa si era addirittura tagliato le vacanze per facilitare l’inserimento in granata. Peccato che il primo approccio con il tecnico Ivan Juric non sia stato esaltante al punto che l’allenatore granata ha deciso di retrocedere il giocatore da secondo a terzo portiere, alle spalle di Vanja Milinkovic-Savic, ma anche di Luca Gemello, non vedendolo ancora pronto per un ruolo da protagonista nel calcio italiano. L’infortunio complica ulteriormente le cose, ma di certo non abbatterà il morale di colui che è considerato uno dei migliori giovani prospetti europei nel ruolo.