Milan, i tifosi insorgono: protesta contro la società | “Non siamo l’Inter”, è polemica
Vigilia di derby bollente per il popolo rossonero: lo scontro con il club esplode a pochi giorni dalla stracittadina che vale il primato.
Il conto alla rovescia verso il derby di Milano si assottiglia sempre di più e la pausa del campionato per gli impegni della nazionale non ha certo spento l’attesa delle due tifoserie e di tutti gli addetti ai lavori. Per il secondo anno negli ultimi tre la lotta per lo scudetto sembra infatti potersi trasformare in una sfida diretta tutta rossonerazzurra, sebbene sia troppo presto per considerare il Napoli campione in carica come un semplice outsider.
Così come accaduto nel 2022 il calendario ha messo di fronte Inter e Milan già nelle prime giornate del girone d’andata, ma questo strano scherzo del destino non toglie nulla all’attesa di spettacolo per una partita che metterà di fronte le due capolista della Serie A dopo 270 minuti, le uniche a punteggio, nonché migliori attacchi del campionato, con otto reti realizzate a testa, e migliori difese. Ancora nessuna rete al passivo per l’Inter, una sola per il Milan, quella segnata da Spinazzola nei minuti finali della trasferta di Roma, quando i rossoneri erano ridotti in dieci uomini per l’espulsione di Fikayo Tomori.
L’assenza del centrale inglese sarà il problema di formazione più importante che Stefano Pioli sarà chiamato ad affrontare, sebbene il rendimento dell’ex Chelsea nelle prime uscite della stagione sia stato più in linea con quello balbettante dell’annata passata rispetto che a quello scintillante del suo primo anno e mezzo in Italia. Il suo posto dovrebbe venire presto da Simon Kjaer, in vantaggio su Pierre Kalulu per fare coppia con Malick Thiaw, che sembra ormai essersi guadagnato i galloni da titolare dopo le buone prove della scorsa stagione in campionato, in particolare in quell’inverno nero che ha forse rappresentato il periodo più difficile dell’intera gestione Pioli.
Dall’altra parte le preoccupazioni di Inzaghi sono legate soprattutto alle condizioni di Alexis Sanchez, sul cui stato di salute si rincorrono voci preoccupanti dal Cile. L’attaccante non sarebbe certamente partito titolare nella stracittadina, ma è chiaro come l’obiettivo dei due allenatori sia quello di poter contare su tutti gli effettivi che compongono le rispettive rose, in particolare alla vigilia dei primi impegni di Champions League, competizione in cui i test saranno subito probanti per entrambe, con l’Inter in campo mercoledì 20 a San Sebastian contro la Real Sociedad e il Milan il giorno prima alle 18.45 a San Siro contro il Newcastle del grande ex Sandro Tonali.
Milan-Inter, un caso turba la vigilia dei tifosi rossoneri
Ora, però, come recita il mantra del buon allenatore, la testa di giocatori e ambiente deve essere rivolta solo al derby, perché l’impegno più importante è sempre il più vicino, a prescindere dalla sua effettiva difficoltà. In questo caso, poi, i concetti coincidono, non solo perché si tratta di una delle gare potenzialmente più importanti della stagione, ma perché quest’anno l’obiettivo dichiarato di entrambe le squadre milanesi, oltre a ben figurare in Coppa, è quello di conquistare lo scudetto della seconda stella.
Insomma, sabato 16 settembre nel tardo pomeriggio sapremo se la Serie A continuerà ad avere una capolista solitaria a punteggio pieno o se la coppia di testa non si scinderà e Milan e Inter continueranno a braccetto in attesa che la classifica prenda lentamente forma. Quest’ultima ipotesi è ovviamente quella meno cara alle due tifoserie, che gradirebbero eccome staccare già i cugini di tre punti e incrinare qualche certezza nei meccanismi di Inzaghi o di Pioli, finora quasi perfetti. La vigilia del derby numero 238 della storia è comunque turbata da un… inconveniente “tecnico” che ha indispettito non poco i sostenitori del Milan.
Milan, il kit pre gara fa insorgere la Curva Sud: il duro comunicato
Se è infatti vero che da oltre 40 anni i rappresentanti dei settori più caldi del tifo di Inter e Milan hanno siglato una sorta di “patto di non belligeranza”, che consiste di fatto in una sana e forte rivalità sportiva, condita da cori ostili e qualche sfottò, spesso in verità andati oltre anche per colpa di qualche… scivolone degli stessi giocatori, senza però mai scaturire in episodi di violenza, il kit di riscaldamento pre-gara scelto dal Milan per la stagione appena iniziato ha creato parecchi malumori in Curva Sud e non solo. “Colpa” di quella strana banda nerazzurra che compare sulla parte sinistra della maglietta e che ha portato a una durissima reazione alla quale la società non ha potuto restare indifferente.
“È chiaro da tempo che alcune strategie di marketing siano spesso in contrapposizione con tradizione e storia del club – si legge in un comunicato del gruppo ‘banditi.curvasudmilano’ – Riteniamo però che a tutto vi sia un limite! Quanto accaduto è irrispettoso e intollerabile. Ci aspettiamo che una Società tanto precisa e seria come la nostra sia altrettanto attenta alla storia che ci contraddistingue, tramandando solo colori e simboli che da sempre contraddistinguono il nostro club”. Ebbene, l’appello deve essere stato già recepito e ascoltato, se è vero che, come riportato da Il Giornale, la società ha deciso di interrompere la vendita delle maglie “incriminate”, togliendola da tutti gli store fisici e digitali del Club. Un danno minimo, trattandosi di un capo da collezione limitato e collegato al terzo kit, e comunque una scelta doverosa per non incrinare i rapporti con la tifoseria all’alba di una stagione importante e iniziata nel migliore dei modi.