Incredibile Lazio, sta saltando tutto | “Non lo vogliamo”, insurrezione dei tifosi
Il trasferimento sembrava cosa fatta e invece si è rimesso tutto in discussione: fondamentali i tifosi che hanno fatto sentire la loro voce.
Se si pensa al pallone come industria, i tifosi ne sono i principali fruitori nonché maggiori consumatori: ecco perchè hanno ancora una forte voce in capitolo nelle vicende che riguardano il calciomercato.
La storia pallonara ne è piena di trasferimenti saltati all’ultimo per via di insurrezioni popolari che hanno ribaltato tutto: basti pensare all’affare saltato Signori-Parma del 1995 (per restare in tema biancoceleste), coi tifosi arrabbiati che lanciavano monetine e pomodori (riferimento a Cragnotti, capo della Cirio) nei pressi della sede laziale di Via Novaro. Oppure lo storico ribaltone in diretta televisiva del gennaio 2009, quello di Silvio Berlusconi convinto dai suoi supporters in Via Turati a non cedere Kakà al Manchester City.
Altro trasferimento vanificato che vede protagonista la pancia dei tifosi è quello di Stankovic dall’Inter alla Juventus nel giugno del 2008: al serbo gli ultras bianconeri non perdonano la sua antijuventinità sbandierata con orgoglio ed è costretto a rimanere a Milano.
Le strade del mercato interista e juventino si intrecceranno ancora 6 anni più tardi, nel gennaio del 2014, quando lo scambio Guarin-Vucinic era ormai cosa fatta: Thohir (allora presidente interista) bloccò all’ultimo secondo l’affare a causa dell’ira dei suoi fan inferociti.
Vecino al Galatasaray: era tutto fatto
Il Galatasaray vuole Matias Vecino: la società turca insegue un grande nome da una big europea (aveva sondato anche Guendouzi, finito proprio alla Lazio) e ha pensato al centrocampista uruguagio per rinforzare la mediana, spinto anche dal connazionale Torreira come principale sponsor.
Il giocatore voleva lasciare la Lazio: gli arrivi in mediana di Kamada, Rovella e lo stesso Guendouzi hanno di fatto chiuso le porte del centrocampo a Vecino, che già pregustava una titolarità indiscussa dopo l’addio del Sergente Milinkovic-Savic. Con questi prodromi era difficile pensare a quello che sarebbe successo di lì a poco.
Lo stop dei tifosi e la versione di Sarri
2,5 milioni di euro: tanto avrebbe dovuto incassare la Lazio dal trasferimento di Vecino in Turchia, già concordato e in fase di definizione. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che secondo quanto riportato da Eyup Yldiz, corrispondente turco, l’affare è andato ad arenarsi per via delle rimostranze fatte dai tifosi del Galatasaray.
Secondo Il Messaggero, invece, a far saltare la trattativa sarebbe stato lo stesso Sarri, che a colloquio con l’ex mediano di Inter e Fiorentina lo avrebbe rassicurato sul suo futuro impiego, nonostante gli arrivi dei nuovi giocatori. L’unica verità certa è che Vecino rimarrà in biancoceleste almeno fino al prossimo mercato.