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Gianmarco Tamberi, sapete qual è l’auto dell’oro olimpico? Impossibile da indovinare

Gianmarco Tamberi festeggia l’oro mondiale nel salto in alto a Budapest 2023 – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Il saltatore marchigiano, fresco di oro mondiale, è un grande appassionato di motori: ecco la sua collezione…

Due anni dopo il ricordo è ancora più vivo che mai. Sono trascorsi ormai quasi 700 giorni dalla fine dell’estate più bella di sempre per gli appassionati italiani di sport. Con le conseguenze della pandemia di Coronavirus ancora ben visibili, le imprese degli atleti tricolori seppero infatti far dimenticare almeno in parte i drammatici momenti vissuti qualche mese prima.

Perché tanto l’Europeo di calcio quanto i Giochi di Tokyo si disputarono un anno dopo la data prevista, proprio a causa delle tragiche conseguenze causate dal Covid-19, ma gli sportivi del Belpaese si dimostrarono più pronti degli altri nel fare di necessità virtù e nel farsi trovare pronti al momento giusto, che è di fatto l’essenza dello sport.

I picchi di due mesi senza precedenti, e chissà se ripetibili, furono raggiunti l’11 luglio, quando l’Italia di Roberto Mancini si laureò campione d’Europa di calcio a Wembley, e il 1° agosto, quando in pochi minuti Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi seppero conquistare la medaglia d’oro alle Olimpiadi in due discipline che fino a quel momento non avevano mai visto un italiano primeggiare ai Giochi, ovvero i 100 metri e il salto in alto.

Imprese capaci di entrare subito nel mito per restarci per sempre, così come nella memoria di chi era davanti alla tv e di chi quelle gesta le ha compiute. L’altra faccia della medaglia dello sport impone però agli atleti di mettere da parte subito, o quasi, quanto di buono è stato fatto al fine di concentrarsi su un traguardo ancora più difficile: confermarsi. Ecco allora che, purtroppo, già pochi mesi dopo il passaggio dalla gioia alla polvere di stelle fu impietoso, in particolare per i ragazzi del calcio, clamorosamente incapaci di qualificarsi per i Mondiali 2022, ma pure per Jacobs, che a causa di qualche infortunio di troppo non è più riuscito a riproporsi sui livelli di Tokyo, con l’unica eccezione dell’oro sui 100 agli Europei 2022 e per le imprese in staffetta.

Gianmarco Tamberi, non solo atletica: la passione per il basket e per le auto

Un’altra eccezione, ma in senso opposto, è invece quella che ha regalato Gianmarco Tamberi, capace di ridurre al minimo il fisiologico calo di prestazioni dopo il trionfo olimpico, riproponendosi quasi subito a livelli molto alti, se non superiori. Tra l’estate 2022 e quella successiva, infatti, il saltatore marchigiano è riuscito a conquistare l’oro tanto agli Europei di Monaco di Baviera quanto, per la prima volta in carriera, ai Mondiali, a Budapest, con la strepitosa misura di 2,36 metri.

Fuori dalle pedane, però, Gianmarco Tamberi è un uomo come gli altri, con la sua vita privata, dominata dall’amore per la moglie Chiara, sposata nel settembre 2022, e dai propri hobbies, in particolare quello per altri sport. Noto appassionato di basket, Tamberi adora anche i motori e in particolare le auto. Due sono quelle che possiede e delle quali non si priverebbe per nulla al mondo, alle quali va aggiunto un modello di dune baggy sul quale Gimbo si è anche fatto immortalare in scatti diventati virali sui social. La prima è una Nissan Juke cinque posti di 421 cm di lunghezza, 180 di larghezza e 160 di altezza cm, acquistata da Tamberi prima che sul mercato comparisse la versione più moderna, quella ibrida, dotata di un motore 4 cilindri da 1600 di cilindrata.

Un momento di concentrazione di Gianmarco Tamberi – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Il “folle” garage di Gianmarco Tamberi

Un’auto da veri appassionati, mentre a mettere tutti d’accordo è sicuramente la BMW X6, un gioiellino che per tanti rappresenta solo un sogno alla luce dei costi, che nella versione più prestazionale, quella V8 da 4400 di cilindrata da 625 cavalli, superano i 160.000 euro. “Forte” di una lunghezza di 496 cm, di una larghezza di 200 cm e di un’altezza di 170, la BMW X6 ha due motori ibridi, uno a benzina e l’altro a gasolio.

Giocoforza, Tamberi la “sfodera” solo in momenti particolarmente importanti, curandola quasi come se si trattasse di… un’altra medaglia olimpica o mondiale. Il trionfo di Budapest, peraltro, ha collocato Tamberi nell’olimpo dell’atletica italiana, permettendogli di eguagliare Alberto Cova, l’unico prima di Gimbo capace di mettere in bacheca Europei, Mondiali e titolo olimpico, e di portarsi a -3 medaglie dal mito Pietro Mennea, primatista assoluto di allori nell’atletica italiana considerando gare indoor e outdoor juniores e senior. A 31 anni porsi nuovi obiettivi è più che possibile: Parigi 2024 è alle porte e i prossimi Mondiali, nel 2025, si svolgeranno proprio a Tokyo…