Roma, non è possibile | Un altro giocatore è out, Mourinho perde pezzi
È un inizio di stagione da incubo per i giallorossi: per lo Special One nuovo problema in vista della ripresa del campionato.
Due finali continentali, ma anche numeri da brivido in campionato. All’alba della terza stagione l’esperienza di José Mourinho sulla panchina della Roma è stata finora bifronte. Quasi impeccabile in campo continentale, grazie al trionfo in Conference League al quale ha fatto seguito la sfortunata finale di Europa League dell’anno successivo, persa ai rigori e tra mille polemiche contro il Siviglia, assai deludente entro i patrii confini.
Con lo Special One in panchina, infatti, la Roma non è mai stata davvero in lotta per un posto in Champions League, in verità l’obiettivo principale della famiglia Friedkin dal momento in cui, stupendo tutti, puntarono su Mourinho dopo la decisione di Maurizio Sarri, che sembrava a un passo dalla panchina della Roma, di preferire accasarsi alla Lazio. Sliding doors, evidentemente gradite dai tifosi giallorossi, che si sono poi lasciati conquistare dal “magnetismo” di José.
Fatto sta che il 6° posto della stagione 2021-’22 si è ripetuto in quella successiva, dove in realtà i giallorossi hanno chiuso al settimo posto sul campo, dato che la Roma aveva ottenuto meno punti rispetto alla penalizzata Juventus. Un’annata, quella scorsa, caratterizzata da una preoccupante sterilità offensiva: complice infatti anche la stagione storta vissuta da Andrea Belotti e il crollo realizzativo di Tammy Abraham la Roma ha chiuso l’ultimo campionato con appena 50 gol all’attivo. I giallorossi non segnavano così poco in una stagione di A a 20 squadre dal 1950-’51, annata chiusasi con l’unica retrocessione in Serie B della storia del club.
Ebbene, i chiari di luna dell’annata calcistica appena iniziata non sono stati incoraggianti. Anzi. Vero infatti che il bilancio di appena un punto in tre partite non è inedito per la storia recente della Roma e che Mourinho è in tal senso in buona compagnia (o viceversa…), avendo anche Nils Liedholm, Luciano Spalletti e Claudio Ranieri ottenuto lo stesso magro bottino in annate differenti, ma quest’anno, anche alla luce dell’arrivo di Romelu Lukaku, provare a entrare in Champions è un obiettivo da provare a raggiungere in ogni modo, forse anche a costo di mettere in secondo piano l’Europa League.
Roma, guai senza fine: partenza shock in campionato e assenza last minute
Chissà che ne penserà José, che con le coppe ha come noto un rapporto molto particolare, e che quest’anno è pure testimonial televisivo del tema. Fatto sta che, come sempre accade per chi è reduce da una sconfitta, la sosta del campionato non ha giovato ai giocatori della Roma che, dopo il netto, nel gioco più ancora che nel risultato, ko subito contro il Milan avrebbero voluto tornare subito in campo per andare alla caccia della prima vittoria della stagione, in grado di scacciare le negatività.
Anche perché il calendario sembra dare una mano ai giallorossi, che nella quarta giornata ospiteranno l’Empoli, unica formazione del campionato ancora ferma a zero punti dopo tre giornate. La gara contro i toscani sarà la prima di una sestina di impegni non proibitivi, che comprenderanno il debutto nel girone di Europa League in trasferta contro lo Sheriff, le partite di campionato contro Torino, Genoa e Frosinone e l’esordio casalingo stagionale in coppa contro il Servette. Insomma, tempo e modi per ripartire ci sono, ma Mourinho durante la sosta ha potuto allenare una rosa ridotta all’osso a causa dei tanti giocatori partiti con le rispettive nazionali. Un elenco comprendente anche un “iscritto” dell’ultim’ora.
La Danimarca chiama Kristensen: Mourinho perde un altro pezzo
Il ct della Danimarca Kasper Hjulmand è infatti dovuto ricorrere a una convocazione supplementare per sostituire l’infortunato Alexander Bah. L’esterno del Benfica si è fatto male in ritiro poco prima della gara contro la Finlandia, valida per le qualificazioni al Mondiale 2024 e per sostituirlo Hjulmand ha puntato proprio sul romanista Rasmus Kristiansen. Un atto di… fiducia del quale Mourinho avrebbe fatto volentieri a meno, non avendo potuto contare nell’ultima settimana su un’altra decina di giocatori, quasi tutti titolari, da Lukaku a Rui Patricio, dal turco Celik a Paredes, dall’ivoriano Ndicka agli italiani Cristante, Mancini, Spinazzola, Bove e Pagano, questi ultimi impegnati con la nuova Under 21.
A Helsinki contro la Finlandia Kristensen è sceso in campo dall’inizio, disputando 80 minuti prima di venire sostituito dal quasi omonimo Victor Kristiansen. Un gol di Hojbjerg nel finale ha regalato un prezioso successo ai danesi, che hanno così scavalcato la Finlandia nella classifica del girone. Tutto fa pensare che Kristensen giocherà da titolare anche contro il Kazakistan giovedì 14 e che quindi tornerà a disposizione di Mourinho solo venerdì, a 48 ore dalla gara contro l’Empoli. Un problema in più per il tecnico portoghese, che nelle prime tre giornate ha schierato Kristensen titolare contro Salernitana e Verona, lasciando il giocatore in panchina per 90 minuti contro il Milan.