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Inter, te lo ricordi? Dalle stelle alle stalle | Giocava con Icardi, ora è finito malissimo

Andrea Ranocchia, Rodrigo Palacio e Mauro Icardi, tre punti fermi dell’Inter 2014-’15 – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Oggi i nerazzurri sono ai vertici del calcio italiano, ma meno di 10 anni fa il club si assicurò un talento poi rivelatosi una meteora.

Gli acquisti di Alexis Sanchez e Benjamin Pavard hanno chiuso la sontuosa campagna acquisti estiva dell’Inter, pronta a vivere un’altra stagione da protagonista come ormai accade da cinque anni. Dopo la delusione della finale di Champions League persa a testa altissima dopo i calci di rigori contro il Manchester City lo scorso 10 giugno a Istanbul, al termine di un match che ha visto i nerazzurri creare più occasioni da rete rispetto allo squadrone di Guardiola, che proprio in quella notte turca ha coronato l’obiettivo Triplete, la volontà di società e allenatore è infatti chiara: confermarsi ai vertici in Italia e in Europa.

Dal punto di vista degli obiettivi, tuttavia, tornare a cucirsi sul petto lo scudetto è il primo della lista, come dichiarato apertamente da tutti i tesserati del club e come lo stesso Simone Inzaghi ha potuto intuire da solo, dal momento che in ballo c’è la possibilità di entrare nella storia dell’Inter vincendo il titolo nazionale numero 20, stesso traguardo a cui punta il Milan, per un testa a testa che sembra aver già preso forma in campionato e che vivrà un primo capitolo importante con il derby del 16 settembre.

Del resto lo stesso Inzaghi è consapevole di come affermarsi e vincere il titolo italiano più importante, dopo aver già fatto incetta in carriera di Coppe Italia e Supercoppe, rappresenti una svolta chiave pure per la propria carriera, già impennatasi a livello di considerazione internazionale proprio grazie alle ultime due cavalcate in Champions League, compresa quella del 2022 arrestata solo dal Liverpool agli ottavi di finale.

Classifica alla mano l’Inter è l’unico club della Serie A che dal 2018 non è mai sceso sotto il quarto posto, posizione quest’ultima raggiunta nel 2018 e nel 2019 durante il biennio della gestione Spalletti, caratterizzato nella prima stagione da una partenza sprint con annesso sogno scudetto, poi vanificato da un brusco calo di rendimento che non vanificò comunque il pass per l’Europa che conta, alla quale l’Inter mancava da sei anni.

L’Inter e la stregata stagione 2014-2015: il flop di Yann M’Vila

Secondo molti proprio i due anni nei quali sulla panchina dei nerazzurri si sedette l’attuale ct della nazionale italiana sono stati fondamentali per la crescita successiva avvenuta sotto le gestioni Conte e Inzaghi, fatto sta che nessun tifoso dell’Inter dimentica le delusioni subite tra il 2012 e il 2017, così come i tanti giocatori acquistati o arrivati in prestito e diventati presto meteore.

Un caso su tutti e particolarmente emblematico è quello che riguarda Yann M’Vila, sbarcato all’Inter nell’estate 2014 con molte aspettative, ma rivelatosi poi incapace di lasciare il segno in un’annata che vide la squadra non andare oltre l’8° posto in campionato e gli ottavi di finale di Europa League. Ebbene oggi a 33 anni M’Vila è svincolato, dopo una stagione negativa all’Olympiacos.

Yann M’Vila con la maglia dell’Olympiacos – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Yann M’Vila, da talento del calcio francese a svincolato (di lusso)

Era, quella, l’Inter di Erick Thohir e la seconda della gestione di Walter Mazzarri, che dopo il 5° posto dell’annata precedente non riuscì a portare a termine la stagione, venendo esonerato in autunno per fare posto al ritorno di Roberto Mancini. Anche quella mossa fu però infruttuosa a causa dei limiti tecnici di una squadra alla quale, complice il ricambio generazionale per gli addii di miti come Cambiasso, Zanetti e Milito, non bastarono i gol di Mauro Icardi e che si rivelò priva di punti di riferimento fuori e dentro il campo. M’Vila, arrivato in prestito dal Rubin Kazan, finì presto in fondo alle gerarchie degli allenatori, disputando appena 14 partite tra campionato e coppe per poi essere rispedito al mittente già a gennaio.

Le sue esperienze successive non lo avrebbero riportato ai piani alti del calcio internazionale, pur avendo cambiato quattro campionati: la Russian Premier League con il Rubin, la Premier con il Sunderland, la Ligue 1 con il Saint-Etienne e poi la Souper Ligka Ellada con l’Olympiacos, dove M’Vila ha giocato nelle ultime due stagioni prima di trovarsi senza squadra al termine del mercato estivo 2023. La tappa più significativa è stata quella francese, con due tornei e mezzo da titolare, ma Yann, che tra il 2010 e il 2012 fu stabilmente nel giro della nazionale, non è mai stato in grado di raggiungere i livelli che gli furono pronosticati a inizio carriera. Quelli che evidentemente ingannarono anche i dirigenti dell’Inter in tempi che oggi al popolo nerazzurro paiono davvero lontanissimi.