La notizia rimbalzata dalla Spagna avrebbe dell’incredibile: il comunicato è una chiara presa di posizione contro l’ex capitano spagnolo.
Sergio Ramos continua a far parlare di sé, dopo l’eclatante ritorno al Siviglia: questa volta sfidando l’opinione critica di alcuni ultras, che hanno maldigerito un’operazione di mercato a loro dire irrispettosa.
Da sempre, il difensore iberico ha una personalità divisiva: c’è chi lo eleva a miglior difensore della storia e chi lo declassa per via dei suoi atteggiamenti provocatori e al limite della sportività.
Neanche il suo romantico ritorno a casa lo esime da questa divisione: non è bastato ai suoi critici l’aver snobbato i ricchi petroldollari per intraprendere una nostalgica stagione lì dove tutto è cominciato, al Siviglia, club che lo ha lanciato prima che il Real Madrid lo consacrasse leggenda.
In tal senso, sono proprio alcuni tifosi rojiblancos (in particolare, il gruppo organizzato Biris Norte) a non aver digerito il suo ritorno con relativo bacio di maglia, con tanto di comunicato ufficiale indirizzato contro la società andalusa.
Le ragioni della protesta: “Come gruppo ultra del Sevilla FC da quasi 50 anni, vogliamo esprimere il nostro rifiuto nei confronti di coloro che hanno proposto questo trasferimento. Non siamo mossi dall’odio o dal rancore, ma dall’amore e dall’orgoglio per il nostro club, la sua storia e i suoi tifosi.”
Una mancanza di rispetto ratificata: “Crediamo che la semplice proposta di questo acquisto implicasse già una mancanza di rispetto per i valori che ci hanno reso grandi, per i simboli e le leggende che hanno difeso il nostro scudo e per le migliaia di tifosi del Siviglia che hanno subito il disprezzo di questo giocatore in passato”.
I tifosi hanno poi specificato come il comunicato non abbia intenzioni violente nei confronti di società e giocatore, ma una semplice presa di posizione: “Siamo stanchi di vedere come i dirigenti e i grandi azionisti del Sevilla FC diano priorità ai loro interessi economici rispetto a cosa significhi realmente esserne tifoso. Non eseguiremo atti come attacchi di intimidazione o insulti verso qualsiasi giocatore durante le partite.”
“Crediamo che il sivillismo debba avere memoria e orgoglio, analizzare la situazione e trarre ciascuno le proprie conclusioni”, chiosano poi facendo riferimento ai valori sevillisti da seguire in maniera certosina.