Formula 1, dopo il GP l’orrendo episodio | I colpevoli già denunciati
Il GP d’Italia a Monza ha regalato spettacolo fino all’ultimo giro, ma un evento accaduto in serata ha scosso l’intero Circus.
Per il secondo anno consecutivo la Ferrari ha centrato un posto sul podio nel GP d’Italia di Formula 1 a Monza. Il terzo posto strappato con tanta grinta da Carlos Sainz ha reso quantomeno accettabile il pomeriggio brianzolo per la scuderia di Maranello, costretta ancora una volta a inchinarsi allo strapotere della Red Bull, con al volante un Max Verstappen come sempre imprendibile, ma questa volta anche un convincente Sergio Perez.
Di fatto il podio per la Ferrari non è mai stato in discussione, perché sui lunghi rettilinei del circuito monzese la SF23 ha ben figurato, mostrando tutta la potenza e l’affidabilità del proprio motore, uno dei (pochi) fiori all’occhiello in un’altra stagione nella quale lottare per il titolo mondiale si è rivelato impossibile, ma anche la buona tenuta complessiva di una monoposto che in tracciati come quello italiano che richiedono poco carico aerodinamico non è neppure troppo distante dai “marziani” guidati da Christian Horner.
Insomma, Ferrari è la seconda forza del Mondiale, dato ora attestato anche dalla classifica grazie al sorpasso sull’Aston Martin. Il GP d’Italia ha infatti coronato la lunga rincorsa alla scuderia britannica, penalizzata in questo non solo da un evidente calo di prestazioni rispetto all’illusorio inizio di stagione, ma anche dal fatto di poter contare sostanzialmente su un solo pilota, l’eterno Fernando Alonso, alla luce della crisi profonda che sta attraversando Lance Stroll. Ora il rush finale extra europeo della stagione servirà a Maranello per rafforzare questa posizione, oltre che per iniziare a pensare a dove lavorare in chiave 2024.
Del resto in tempi non sospetti il presidente John Elkann aveva indicato come nel 2026 l’anno in cui ci sarebbe potuti tornare a lottare per vincere il titolo mondiale. Parole che a suo tempo fecero sussultare i tifosi della Rossa e pure qualche addetto ai lavori, ma che oggi suonano come profetiche, dal momento che il dominio Red Bull non sembra facilmente arginabile in tempi brevi, vuoi per il vantaggio accumulato, vuoi per la schiacciante superiorità che Verstappen dimostra in ogni weekend e in ogni tipo di tracciato.
Ferrari, bilancio dopo Monza: Leclerc e Sainz le certezze da cui ripartire
Insomma, nel breve-medio periodo, quindi dalla prossima stagione, il primo obiettivo della Ferrari non può che essere quello di tornare a lottare per vincere qualche GP, traguardo che quest’anno sembra precluso, fatte salve eventuali circostanze fortunose. Intanto far sì che andare sul podio diventi un’abitudine pressoché fissa rappresenterebbe un bel passo avanti, se è vero che quest’anno le Rosse hanno fatto capolino tra le prime tre appena quattro volte, tre delle quali con Leclerc, prima dell’acuto monzese di Sainz.
Un dato non paragonabile a quello della scorsa stagione, quando prima della boa di metà campionato i podi erano già stati 11, ma a far coraggio alla Ferrari è l’alto livello di competitività di entrambi i piloti. La gara di Monza ha infatti confermato come Leclerc e Sainz formino potenzialmente la coppia più forte del Circus, ma per dimostrarlo con continuità a entrambi serve una macchina più competitiva. Intanto a rovinare la festa di Carlos per il terzo posto a Monza è arrivato un brutto episodio avvenuto nella serata di domenica 3 settembre.
GP Monza, Sainz dalla gioia alla paura: rapina con lieto fine a Milano
Dopo la festa per la gioia della marea rossa festante sul circuito, infatti, Sainz, al secondo podio della carriera a Monza dopo il secondo posto con la McLaren nel 2020, e protagonista di un GP di fatto perfetto tanto nei tentativi, poi frustrati, di difesa su Verstappen e Perez e poi nel finale sullo stesso Leclerc, è stato vittima di una rapina in pieno centro a Milano, in Via della Spiga. Secondo quanto riportato dall’Ansa il pilota spagnolo era appena uscito dall’albergo in cui alloggava quando è stato avvicinato da due malviventi che gli hanno sfilato dal polso l’orologio, del valore di centinaia di migliaia di euro, per poi fuggire.
Carlos ha provato a reagire, inseguendo i rapinatori insieme a un accompagnatore e ad alcuni passanti e favorendo così almeno in parte la cattura dei due, fermati in via Montenapoleone dove in pochi minuti è intervenuta la Polizia. I ladri sono stati portati in questura, Sainz ha recuperato la refurtiva e, insieme agli accompagnatori, è stato riaccompagnato all’hotel, dove ha verbalizzato la denuncia. Non l’epilogo ideale per un weekend già sofferto, ma anche in questo caso, come in gara, c’è stato il lieto fine…