Il tecnico italiano in attesa di nuovi rinforzi. Ecco cosa può accadere nei prossimi giorni.
Dopo i rumors, ecco l’ufficialità: Roberto Mancini guiderà l’Arabia Saudita fino al 2027. Dopo aver realizzato il sogno europeo di milioni di italiani, la nuova esperienza che in pochi si sarebbero aspettati. Soprattutto per le tempistiche e le modalità.
Tante, tantissime infatti le speculazioni sul nuovo accordo milionario che legherà l’ex ct della nazionale italiana al Paese che sta ridefinendo i confini del calcio internazionale. Tra incredulità e amarezza, qualcosa si era sicuramente rotto tra Roberto Mancini e il Presidente della FIGC Gabriele Gravina. Non è bastato il nuovo ruolo di coordinatore per sancire la pace tra i due.
Un intero popolo si sente tradito dall’uomo che è riuscito in una doppia impresa: la vittoria degli Europei ma anche la clamorosa eliminazione dal Mondiale in Qatar. Non aver partecipato all’ultima rassegna iridata è una delle poche macchie del Mancio in una carriera comunque vincente.
L’offerta dall’Arabia Saudita ha fatto storcere il naso a molti ma l’ex CT non ha mai avuto dubbi, al punto da iniziare a informarsi sui prossimi giocatori che avrà a disposizione. Il nuovo movimento calcistico presenta diverse incognite ma anche superstar accorse in un campionato tutto da scoprire.
Non sappiamo ancora che volto avrà la sua Nazionale ma ciò che è certo è che il lavoro di scouting sarà sorprendente. I “figli del deserto” ora avranno la grande chance di allenarsi al pari di star come CR7 o Benzema e magari soffiare loro qualche trucchetto da esibire in Nazionale.
Mancini cercherà di imprimere un’identità forte a una squadra che vanta nel suo palmares 3 Coppe d’Asia (conquistate nel 1984, 1988 e 1996) e ben 6 partecipazioni alla fase finale dei Mondiali. L’ultima, ironia della sorte, proprio nel 2022. L’Italia intera era sul divano a guardare.
Il tecnico italiano non ha perso tempo e, come confermato in conferenza stampa, ha già preso confidenza con il nuovo ambiente. Il terremoto che ha accompagnato le sue dimissioni si è sentito però anche a distanza di migliaia di chilometri.
“Alcuni dei miei assistenti non sapevano della situazione e in questo momento devono risolvere la loro posizione con l’Italia. Per il momento con alcuni siamo qui, poi gli altri ci raggiungeranno“. Il riferimento è alla “squadra” di collaboratori del Mancio. Si parla infatti di circa 10 membri dello staff in arrivo nei prossimi giorni. Il mantra non è cambiato: con le competenze e il duro lavoro si potranno ottenere grandi risultati.