Calciomercato

Affare Beto, si chiude per 35 milioni | Rilancio decisivo

Beto, centravanti dell’Udinese dal settembre 2021 – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

Il centravanti portoghese dell’Udinese è vicino a lasciare i friulani dopo due stagioni: arriva la proposta irrinunciabile.

“Non è mai finito, fino a quando non è finito”. Sembra un aforisma appartenente a Gigi Marzullo, in realtà è la frase classica, quasi d’ordinanza, dietro alla quale gli addetti ai lavori di calciomercato tendono a trincerarsi in particolare negli ultimi, frenetici giorni dedicati alle trattative.

Sì, perché fino a quando non ci sono le fatidiche firme sui contratti ogni tipo di affare, anche quello definito nei dettagli, rischia di saltare causa imprevisti sempre più all’ordine del giorno in un’era in cui le trattative sono complicate da mille cavilli, tra bonus alla firma, buone uscite o percentuali sulla rivendita.

Gli esempi recentissimi del resto non mancano. Si pensi a Gabri Veiga, che l’Ah Ahli ha soffiato ai campioni d’Italia del Napoli dopo che gli uomini mercato azzurri erano da settimane in contatto con i colleghi galiziani o all’ancor più clamoroso caso legato a Lazar Samardzic, che con l’Inter aveva addirittura già effettuato, e superato, le visite mediche, prima che tutto saltasse a causa di nuove richieste formulate dall’entourage del giocatore.

Solo il tempo dirà cosa effettivamente ha impedito al talento serbo di passare dall’Udinese all’Inter, i botta e risposta tra il padre di Lazar, Mladen, e l’agente ufficiale del giocatore, Rafaela Pimenta, non interessano ormai più ai nerazzurri, che hanno dirottato il proprio budget su altri ruoli, mentre in casa friulana si punta quantomeno a capire con chi doversi rapportare in futuro qualora tornasse d’attualità la cessione di Samardzic.

Udinese, gioielli in vetrina: Samardzic resta, Beto in bilico

Il classe 2002 nel frattempo si è rimesso a disposizione di Andrea Sottil, ben contento dal canto proprio di poter tornare a contare su un giocatore dalle qualità indiscusse e in campo nel secondo tempo nella prima di campionato contro la Juventus. Lo sfortunato debutto in Serie A dei friulani è stato invece vissuto dal primo minuto da un altro gioiello della rosa del club della famiglia Pozzo, quel Beto Betuncal che per tutta l’estate è stato ai primi posti nella lista di diverse squadre italiane e straniere.

Dal Napoli, in caso di cessione poi non concretizzatasi di Victor Osimhen, fino a diversi club di Premier League, i margini di crescita di cui è ancora in possesso il centravanti portoghese fanno gola a diverse società che sono alla caccia di un bomber negli ultimi giorni di mercato. Una di queste è l’Everton, forse il club che negli ultimi mesi, e già dalla scorsa stagione, ha manifestato il maggior interesse nei confronti di Beto. I Toffees si sono fatti avanti con l’Udinese presentando una prima proposta ufficiale.

Giampaolo Pozzo, patron dell’Udinese dal 1986 – Foto Ansa – Ilgiornaledellosport.it

L’Everton fa sul serio per Beto: affare in dirittura

Da Liverpool sarebbero pronti a scucire 25 milioni più cinque di bonus per assicurarsi le prestazioni di Beto, ma la proprietà dell’Udinese ha resistito al primo affondo, rifiutando l’offerta. La sensazione, però, è che non ci sia ancora nulla di definitivo e che durante l’ultima settimana di mercato le due società possano riaggiornarsi. I friulani infatti non sembrano considerare incedibile il giocatore, il cui cartellino è valutato 35 milioni.

Una cifra non certo inaccessibile per le casse di un club di medio-alto livello di Premier League come l’Everton, che potrebbe accontentare l’Udinese con una proposta cash pari alla cifra richiesta anche bonus esclusi. Di sicuro per i bianconeri perdere Beto in un’estate che ha già visto partire Becao, Udogie e Pereyra potrebbe essere un brutto colpo, ma i Pozzo hanno abituato a scovare talenti sconosciuti per poi valorizzarli e trasformarli in uomini-mercato. Proprio questo è successo con Beto, acquistato due estati fa dalla Portimonense e sempre in doppia cifra nelle prime stagioni giocate in Serie A. Ai suoi gol l’Everton potrebbe chiedere una salvezza meno sofferta rispetto a quella dell’anno scorso all’alba di una stagione iniziata male con due sconfitte nelle prime due gare di Premier.