Dopo la rottura con i bianconeri per l’esperto difensore viterbese si profila il più clamoroso e inatteso di trasferimenti.
Un amore, seppur tormentato, non dovrebbe mai finire alle carte bollate. Le cronache sono invece purtroppo piene di storie sentimentali, non solo riguardanti vip, nelle quali non si è riusciti a capire per tempo quando fosse arrivato il momento di dirsi addio.
Se si parla di sport, e di calcio in particolare, c’è ancora meno da stupirsi dal momento che, soprattutto nei tempi recenti, le storie di bandiere i cui rapporti con i club che hanno rappresentato per anni si sono raffreddati sono sempre più frequenti. Si pensi a Francesco Totti, simbolo della Roma nel mondo, per il quale non sembra esserci posto come dirigente nella società giallorossa o a Giancarlo Antognoni, che nel 2020 ha lasciato la Fiorentina non senza polemiche.
Il caso più recente è quello che riguarda Paolo Maldini. La leggenda del Milan, la cui carriera si era incredibilmente conclusa tra i fischi degli stessi tifosi rossoneri, è rimasta a lungo lontano dalla società alla quale ha legato il proprio nome, salvo poi tornarvi da dirigente. La vittoria dello scudetto da responsabile dell’area tecnica nel 2022 non è però bastata a scongiurare il clamoroso licenziamento di un anno dopo, dovuto (solamente) a visioni differenti del mercato rispetto alla società.
Neppure i tifosi della Juventus hanno ancora avuto il piacere di vedere entrare in società i miti recenti del club. Il ritorno di Alessandro Del Piero è un’ipotesi della quale si parla ciclicamente, ma sempre rimasta tale, mentre Gianluigi Buffon ha per il momento scelto di rappresentare la nazionale. Non resta che Giorgio Chiellini, per il quale una scrivania alla Continassa dopo la fine dell’avventura da calciatore nella MLS sembra certa. Peggio di tutti è invece andata a Leonardo Bonucci, la cui lunga storia con la Juventus sta per concludersi nel peggiore dei modi.
L’ultima presenza del centrale viterbese con la Juventus, la numero 502, resterà quella del 4 giugno 2023 a Udine, ultima giornata di un campionato tormentato per i bianconeri. Quel giorno Leo indossò la fascia di capitano e si avviò alle vacanze convinto di fare ancora parte del gruppo che, poche settimane dopo, avrebbe iniziato l’annata dell’auspicato riscatto. Nulla di tutto questo dal momento che pochi giorni prima del via del ritiro, la nuova coppia del mercato Juve, Giuntoli-Manna, ha raggiunto Leo in vacanza per comunicargli che il giocatore non avrebbe più fatto parte dei piani di società ed allenatore. A questo strappo è seguito quello, ancora più doloroso, dell’obbligo di allenarsi a parte, insieme agli altri esuberi.
Bonucci ha prima incassato con amarezza e valutato l’idea di lottare per far ricredere Max Allegri, per poi arrendersi alla realtà e passare al contrattacco attraverso il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni per ottenere il reinserimento in gruppo. Un finale assurdo e forse evitabile nonostante il rapporto tra Bonucci e Allegri non sia mai stato facile e nonostante il feeling tra Leo e l’ambiente Juve non sia più stato lo stesso dopo il clamoroso, quanto fugace, passaggio al Milan dell’estate 2017, prima del ritorno in bianconero di appena 12 mesi dopo.
Insomma, la probabile ultima stagione da calciatore Bonucci non la passerà alla Juventus, ma la nuova destinazione si deciderà solo nelle ultime ore di mercato. Le squadre associate al difensore della nazionale sono state tante: dalla Sampdoria dell’amico Andrea Pirlo alla Fiorentina, nemica per eccellenza della Juve. Alla fine però hanno preso corpo soprattutto l’ipotesi di un approdo all’estero, all’Union Berlino a caccia di giocatori di esperienza in vista del proprio debutto in Champions League, o quella di una permanenza in Serie A per indossare la maglia della Lazio del suo ex allenatore Maurizio Sarri, dove però Bonucci non avrebbe il posto da titolare. Fino all’ultima, clamorosa, voce secondo la quale Leonardo potrebbe tornare a vestire i colori del proprio club di origine.
Al termine dell’ennesima estate di veleni tra Inter e Juventus, infatti, proprio la tentazione di chiudere la carriera nella società nerazzurra, dove è cresciuto, starebbe facendo vacillare Bonucci. All’Inter Leo ritroverebbe tra l’altro l’amico Juan Cuadrado, compagno di tante battaglie alla Juventus, approdato a Milano a parametro zero dopo la fine della lunga avventura in bianconero. Prodotto del vivaio dell’Inter Bonucci debuttò in A nel maggio 2006 nei minuti finali di un Cagliari-Inter nella gestione Mancini. Quindi i prestiti al Treviso e al Pisa, il passaggio al Bari e una carriera decollata con le maglie dei due club rivali dei nerazzurri, Juve e Milan. La difesa di Inzaghi sembra essere al completo con l’imminente ingaggio di Benjamin Pavard, ma un elemento in più di esperienza farebbe sempre comodo. Per un finale che saprebbe molto di dispetto alla (sua) (ex) Juve.