Partita con ambizioni, la Spal nel 2023 è precipitata in C nonostante l’arrivo in panchina di De Rossi, ora nel mirino di un amico illustre.
Il campionato di Serie B 2022-’23 non ha smentito la tradizione che vede il torneo cadetto sottrarsi ai pronostici di inizio stagione. Tra squadre rivelazione ed altre incapaci di rispettare le previsioni date dagli addetti ai lavori all’alba del torneo se ne sono viste davvero di tutti i colori.
Si pensi al Genoa, indicato come dominatore incontrastato, e finito invece alle spalle del Frosinone dopo essere anche stato costretto ad un cambio di allenatore a metà stagione. Ma si pensi soprattutto agli exploit di due neopromosse come Bari e Südtirol, capaci di chiudere il campionato rispettivamente in terza e sesta posizione per poi affrontarsi in una tiratissima semifinale playoff che ha premiato i pugliesi solo in virtù del miglior piazzamento.
E ancora big come Parma e Brescia, che hanno fallito la promozione, seppur al termine di percorsi molto differenti: gli emiliani si sono fermati in semifinale playoff contro il Cagliari poi promosso, le Rondinelle sono addirittura precipitate in Serie C dopo il playout perso contro il Cosenza. I lombardi potrebbero venire ripescati per la mancata iscrizione della Reggina, cosa che invece non avverrà per le altre tre retrocesse, tutte partite con ben altre ambizioni a inizio torneo.
Benevento, Spal e Perugia saranno infatti ai nastri di partenza della prossima Serie C con ambizioni di risalita immediata dopo non aver saputo invertire la rotta di un’annata, la scorsa, iniziata male e finita peggio e scandita da parecchi, nonché infruttuosi, cambi di allenatore. Benevento e Spal in particolare hanno puntato vanamente anche su due campioni del mondo, Fabio Cannavaro e Daniele De Rossi, che non sono riusciti ad incidere.
Il Pallone d’Oro 2006 si era addirittura dimesso già a ottobre, un mese dopo aver sostituito l’esonerato Fabio Caserta. La società respinse le dimissioni, salvo esonerare Cannavaro nel febbraio successivo dopo 18 partite in panchina. Due gare in meno è invece durata l’avventura di Daniele De Rossi alla Spal, da ottobre 2022 a febbraio 2023. L’ex capitano della Roma, alla prima esperienza assoluta da primo allenatore, fu convinto da Joe Tacopina, ex dirigente dei giallorossi proprio ai tempi di De Rossi, ma non ha mai trovato il feeling con la dirigenza.
Significativa in tal senso la conferenza stampa tenuta da DDR al termine del mercato di gennaio, nella quale l’ex centrocampista sparò a zero contro il ds Lupo rivendicando promesse non mantenute. Il tutto nonostante a gennaio a Ferrara fosse arrivato un fedelissimo di De Rossi come Radja Nainggolan, amico ed ex compagno di Daniele alla Roma. Il centrocampista belga ha disputato in biancazzurro una manciata di partite senza lasciare il segno e ora, a distanza di mesi dalla fine della deludente avventura in Emilia, è stato protagonista di un attacco, seppur con il sorriso sulle labbra, proprio nei confronti di De Rossi, oltre che della dirigenza spallina.
“Lo scorso anno ho fatto una scelta di cuore andando da De Rossi alla Spal – le parole del Ninja intervenuto alla pagina Instagram ‘Parlamoderoma2.0’ – Daniele mi ha convinto raccontandomi una marea di cazzate. Mi diceva ‘bellissima città e società, tutto perfetto’. Invece arrivo là e… Sono andato e mi sono anche divertito, ma mi dicevano ‘non ti preoccupare rimane fino a fine campionato’. Poi 10 giorni e lo hanno cacciato”. Già, perché l’esonero di De Rossi si materializzò il 14 febbraio, appena dieci giorni dopo il debutto di Nainggolan con la Spal, nella gara persa 4-3 contro il Bari nella quale l’ex Inter realizzò un gol e fornì un assist.
De Rossi ha quindi allenato Nainggolan per appena due partite, compreso il ko contro il Venezia dell’11 febbraio, prima che le strade dei due amici si separassero di nuovo. Ora, a 35 anni compiuti a maggio, cosa c’è nel futuro di Radja? Il giocatore non sembra pensare all’addio al calcio e sogna anzi di tornare a giocare in Serie A: “In Serie B ho visto un altro livello rispetto alla A. Io penso di poter dire ancora la mia lì, devo solo trovare qualcuno che creda in me. In A non mi ha chiamato nessuno, ho sentito solo Di Francesco, ma al Frosinone vogliono giocatori giovani. Non c’è mai stata la possibilità di tornare al Cagliari”.