Addio Inter, le carte sono firmate | Il difensore resta in Italia
Non solo operazioni in entrata per i nerazzurri nel finale di mercato: il dg Marotta mette a segno un’importante cessione.
Nel calcio di oggi, si sa, non basta acquistare per essere considerati buoni dirigenti o comunque all’altezza di stare in top team. Perché se vendere i gioielli di una squadra di medio-basso livello può essere semplice, piazzare gli esuberi di una grande non è da tutti.
Vuoi perché si tratta spesso di giocatori reduci da annate deludenti sul piano del rendimento, o semplicemente di sotto utilizzo, vuoi perché a frenare eventuali trattative ci sono in molti casi ingaggi elevati. Serve insomma sapersi muovere con maestria, mantenendo buoni rapporti con gli agenti e con le società interessate.
Ne sanno qualcosa Paolo Maldini e Frederic Massara, accantonati senza troppi complimenti dalla proprietà del Milan all’inizio del mercato estivo 2023. Tra i motivi del clamoroso defenestramento della coppia di dirigenti campioni d’Italia solo un anno prima, oltre al mercato in entrata non soddisfacente dell’estate 2022, anche il non essere riusciti a piazzare gli esuberi della rosa.
Del resto fare cassa, o semplicemente cedere gli elementi destinati a non essere utilizzati, è fondamentale per un top club calcistico nei tempi moderni, così come lavorare bene a livello di settore giovanile. La riprova arriva dalla Juventus, che in un momento non facile della propria storia a livello economico sta facendo buoni affari attraverso la valorizzazione dei talenti messisi in luce nella squadra B, altrimenti detta Next Gen. Anche all’Inter, però, sanno come muoversi se si parla di giovani.
Quanto piacciono i giovani dell’Inter: da Esposito a Oristanio, i talenti in vetrina
Da anni l’Academy nerazzurra è all’avanguardia in Italia non solo per quanto riguarda i titoli vinti, bensì di giocatori usciti di buon livello usciti dal laboratorio delle varie selezioni giovanili. Merito anche di Roberto Samaden, storico capo del settore giovanile nerazzurro, fresco di addio per approdare all’Atalanta e sostituito all’Inter da Massimo Tarantino. Ora tocca al dg Marotta, al ds Ausilio e al suo vice Baccin riuscire a piazzare i prodotti migliori in altre squadre, possibilmente senza perderne il controllo.
Gli esempi dei talentini made in Inter già messisi in luce negli ultimi campionati di Serie B e C sono numerosi, a partire dalla famiglia Esposito. Salvatore, Sebastiano e Francesco Pio, in rigoroso ordine anagrafico, hanno già debuttato in Serie A e, nel primo caso, pure in nazionale maggiore e sembrano destinati a carriere di livello. Lo stesso si può dire di Gianluca Oristanio, fresco di brillante debutto in A con il Cagliari a 21 anni dopo la proficua gavetta sostenuta all’estero. Ora tocca a un altro prospetto interessante provare a spiccare il volo, ma restando in Italia.
Davide Balduzzi, dal no al Borussia Dortmund alla firma per la Sampdoria
Si tratta di Davide Balduzzi, terzino, ma all’occorrenza anche centrocampista di destra, classe 2007, che ha salutato il vivaio dell’Inter, almeno per il momento, per accasarsi in prestito alla Sampdoria. Gli appassionati di calcio giovanile conoscono bene le potenzialità di Balduzzi, il cui nome è da tempo sui taccuini anche di importanti club stranieri. Nativo della provincia di Piacenza il 30 maggio 2007, Davide è già in possesso di qualità tecniche e fisiche notevoli per la propria età. Messosi in luce nell’Under 15 dell’Inter nella stagione 2021-’22, con ben 8 gol segnati giocando da terzino, Davide ha già dovuto compiere una scelta importante insieme alla propria famiglia proprio un anno fa, rifiutando la corte del Borussia Dortmund che era pronto a inserirlo nel proprio settore giovanile.
La famiglia Balduzzi ha tuttavia ritenuto che fosse troppo presto per un cambio di vita così radicale, considerando anche che Davide sta ancora studiando ragioneria a Borgonovo, in provincia di Piacenza. Ora, però, dopo un’altra stagione da protagonista con l’Under 16 dell’Inter è arrivato il momento di cambiare aria. Il trasferimento alla Sampdoria con la formula del prestito consentirà all’Inter di non perdere il controllo del giocatore e a Davide di cimentarsi in un altro ambiente. La Sampdoria sta ricostruendo il proprio settore giovanile dopo aver scongiurato l’incubo del fallimento e Balduzzi rappresenta un fiore all’occhiello della campagna acquisti. Il giocatore sarà aggregato all’Under 17 allenata da un ex interista come Angelo Palombo, ma durante la stagione potrebbe anche affacciarsi nell’Under 18 di Antonio Rizzolo.