
Last chance – 13 marzo 2023.Si sono tenuti questo fine settimana a Portimao gli ultimi test ufficiali della MotoGp. La due giorni sulla pista portoghese è stata l’ultima occasione per team e piloti di mettere a posto le proprie moto in vista dell’inizio del campionato mondiale del 2023 che proprio dalla pista portoghese prenderà inizio il 24 26 marzo.
Il dominio Ducati è sembrato a tutti evidente. Il campione in carica della MotoGP, Francesco Bagnaia, ha chiuso la sessione in grande stile, diventando il primo pilota a girare sotto il muro del 1.38. Complessivamente la moto di Borgo Panigale ha occupato sette delle prime otto posizioni nella griglia ideale. Che si tratti della versione GP22, in dotazione a Zarco del team Pramac, e alle due coppie del team Mooney VR46 e team Gresini, ovvero della GP23 di Bagnaia, Bastianini e Martin, i colori sulla carena poco rilevano. Le Ducati vanno forte, molto forte. E lo fanno pure con una certa costanza.
Prima di parlare degli avversarsi della Ducati, occorre ricordare che Di Giannantonio non ha partecipato alla seconda giornata di test per i postumi della brutta caduta del giorno prima, nella quale aveva sbattuto violentemente la testa. Già nella serata di sabato era stato comunicato che non erano emersi seri infortuni, ma la prudenza consigliava del sano riposo, in vista di un completo recupero prima dell’inizio del mondiale.
Parlando ora di avversari bisogna fare un distinguo. Se parliamo di moto, l’unica a scendere in pista con delle serie velleità di contrastare le rosse emiliane è l’Aprilia. Aleix Espargaro e soprattutto Maverick Viñales hanno brillato dimostrando che la moto di Noale potrà fare grandi cose nel corso del campionato. Senza contare poi che quest’anno ci sarà anche una squadra satellite con cui confrontare indicazioni e migliorie, il team RNF Racing che schiera piloti molto veloci come Miguel Oliveira e Raul Fernandez. Sul circuito di Algarve è stata presentata una RS-GP con delle nuove ali sulla parte inferiore della moto e di un’ala a T sul posteriore della sella. Innovazioni già pronte a Sepang, ma non introdotte allora per evitare di dare troppo nell’occhio agli avversari. L’attenzione al pacchetto aerodinamico si accompagna ad un ampio lavoro sul motore V4 e sulla telaistica che promette meraviglie in pista per alternativa tutta italiana all’attuale dominio Ducati. Aleix Espargaro oggi si farà comunque vedere in ospedale per controllare delle dolorose perdite di forza al braccio destro. Auguri.
Se invece parliamo di piloti, l’unico serio sfidante al titolo, oggi detenuto da Pecco Bagnaia, appare Fabio Quartararo. Non ce ne vogliano i tifosi di Honda, Yamaha o Ktm, ma quando vedi Alex Marquez maramaldeggiare in pista allora capisci che, per tutti coloro che non guidano una moto italiana, si fa veramente dura far valere le proprie pretese. Quello che una volta era solo il fratello di Marc oggi e’ uno che vola in pista con la Ducati del team Gresini. E questo vorra’ pure dire qualcosa.
Da parte sua, il campione francese della Yamaha ha fatto capire quanto il lavoro duro e caparbio alla fine paghi portando la sua YZR-M1 sul gradino più basso del podio a soli 3 decimi da Bagnaia. Ma il merito appare veramente solo il suo. Fabio Quartarao non si è proprio risparmiato. Ha provato tutto quello che c’era da provare e ha guidato alla grande come se ci fossero veramente in palio dei punti. Chapeau!
Marc Marquez è invece apparso sempre lontano dal cronometro dei migliori. L’impressione degli addetti ai lavori è che il campione spagnolo si sia concentrato sul lavoro di selezione del materiale per il campionato e che il suo passo di gara non sia così lento. Quest’anno poi la sprint race potrebbe venire incontro alla sua congenita aggressività ma la sua Honda non sembra essere proprio in gran forma