Simone Inzaghi via dall’Inter? Tra i candidati due eroi del triplete

Simone Inzaghi: successi e fallimenti nei primi due anni all’Inter

L’arrivo di Inzaghi sulla panchina nerazzurra non è stato di certo tra i più semplici, visto che il tecnico piacentino si è trovato a gestire l’addio del bomber Lukaku e a raccogliere la pesante eredità lasciatagli da Conte, vincitore dello scudetto 2020/21.

Come ribadito più volte dallo stesso Inzaghi, l’esperienza in nerazzurro non può certo dirsi fallimentare, visto che è stata coronata da diversi trofei. Alla guida dei nerazzurri infatti, il tecnico piacentino ha vinto 1 Coppa Italia e 2 Supercoppe Italiane, sbarazzandosi di rivali storici come Juventus e Milan. Tuttavia, ciò che la tifoseria e la società non sembrano perdonare, sono lo scudetto consegnato in pessimo modo ai cugini nel 2022 e i risultati altalenanti in campionato di quest’anno, i quali rischiano addirittura di compromettere la qualificazione alla prossima Champions League. Inoltre, le 10 sconfitte rimediate in Serie A nelle prime 29 giornate, non sono indice di affidabilità e costanza a cui i nerazzurri erano stati invece abituati da Conte.

L’incostanza tra l’altro, sembra un aspetto ineliminabile nella psicologia di Inzaghi, visto che anche la Reggina di Filippo Inzaghi, sembra soffrire lo stesso problema. Dalle statistiche di Serie B di Terrybet.news infatti, si evince come l’Inter e la Reggina siano le squadre che hanno ottenuto il minor numero di pareggi rispettivamente in Serie A e Serie B. A S.Siro tra l’altro, l’Inter è reduce da 15 “12” nelle ultime 16 partite, numeri da draw no bet con possibilità di rimborso in caso di sconfitta. 

In Champions invece, Inzaghi ha portato la squadra ai quarti di finale dopo un’attesa durata 12 anni e contro il Benfica ha già ipotecato il passaggio del turno con una vittoria inaspettata al da Luz.

Inzaghi via dall’Inter? Perché sì e perché no

Nonostante la ricerca del sostituto di Inzaghi sia già cominciata, l’esonero del tecnico piacentino potrebbe non essere così scontato, soprattutto se i risultati in Champions dovessero andare oltre le aspettative. Infatti, qualora i nerazzurri non dovessero vanificare il doppio vantaggio ottenuto nella gara d’andata contro il Benfica, il futuro dell’allenatore dipenderà sicuramente dall’esito delle semifinali. Infatti, contro Napoli o Milan, l’Inter sarebbe obbligata a vincere, mentre una sconfitta solo in finale contro una corazzata sarebbe assolutamente perdonata. Inoltre, per il futuro di Inzaghi saranno decisivi sia il piazzamento finale in campionato che la Coppa Italia. In effetti, in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions, la conferma del tecnico sarebbe duramente compromessa, mentre una vittoria della Coppa Italia dopo l’eliminazione della Juventus potrebbe far dimenticare qualche mugugno. L’ultimo fattore da prendere in considerazione  sono le critiche che finora Inzaghi ha dovuto digerire, sia sui social da parte dei tifosi che sui giornali da parte dei giornalisti. 

Cosa ci dicono le quote antepost dell’Inter di Inzaghi?

Per quanto riguarda la Champions League, l’ “Inter vincente” è data in media a 7.50, mentre l’ “Inter in finale”è quotata in media 1.85. Inoltre, “Inter miglior squadra italiana” nella competizione è quotata 1.95 su Terrybet, ma non è quotata su Goldbet ed Eurobet.

In Coppa Italia invece, i nerazzurri sono dati per favoriti e dopo l’1-1 allo Stadium hanno una quota pari a 2.25, seguiti da Fiorentina e Juventus quotate rispettivamente 3.50 e 2.75.

Insomma, i principali bookmaker sembrano nutrire per gli uomini di Inzaghi maggiore fiducia di quanta ne abbiano critica e tifosi. Vedremo chi avrà ragione.

Chi sono i candidati alla panchina nerazzurra?

Nel caso in cui Inzaghi dovesse andar via, i principali candidati alla panchina nerazzurra sono Thiago Motta, De Zerbi e Antonio Conte. Il primo è un ex protagonista del triplete nerazzurro e sta facendo molto bene sulla panchina del Bologna dopo la sua prima esperienza con lo Spezia. É un nome che piace molto alla piazza nerazzurra, ma il suo passaggio in una big già la prossima estate, potrebbe risultare un po’ troppo acerbo e rischierebbe di comprometterne la carriera. De Zerbi, sta impartendo lezioni di calcio in Premier ed ha raggiunto le semifinali di Fa Cup, ma il Brighton non ha nessuna intenzione di privarsene. Il ritorno di Antonio Conte sembra invece più probabile, visto che il tecnico leccese si è già dimesso dal Tottenham ed ha più volte dichiarato di voler tornare ad allenare in Italia. Infine, il nome di Mourinho sembra più una suggestione romantica dei tifosi nerazzurri che una voce concreta di mercato.