
Netto divario tecnico tra lr due squadre in campo, ma anche episodi vogliono la loro parte.PAZZINI SEGNA DUE CALCI DI RIGORE. E’ SILIGARDI IL TERZO MARCATORE SCALIGERO.
LA TERNANA NON HA NEANCHE IL TEMPO DI REAGIRE SEMPRE COSTRETTA SULLA DIFENSIVA, MA L’ALLENATORE CARBONE VEDE IL BICCHIERE MEZZO PIENO: “SENZA L’ESPULSIONE SAREBBE STATA UN’ALTRA PARTITA”.
Il tabellino
TERNANA (4-3-2-1): Di Gennaro, Valjent, Meccariello, Contini, Germoni, Coppola, Palumbo (35′ pt. Sernicola), Defendi, Falletti, Lagumina (1′ st. Petriccione), Avenatti (12′ st. Palombi). All. B. Carbone
H. VERONA (4-3-3): Andrade, Pisano, Bianchetti, Caracciolo, Souprayen, Fossati (1′ st. Troianiello), Maresca, Bessa, Valoti, Siligardi (22′ st. Fares), Pazzini (33′ st. Ganz). All. F. Pecchia
ARBITRO: Francesco Paolo Saia di Palermo
ASSISTENTI: Marco Citro (Battipaglia), Damiano Margani (Latina)
IV ASSISTENTE: Marco Piccinini (Forlì)
RETI:31′ pt. Pazzini (H. Verona) su calcio di rigore, 36′ pt. Siligardi (H. Verona), 42’pt. (H. Verona) su calcio di rigore
AMMONITI: Lagumina (Ternana), Germoni Ternana), Sernicola (Ternana), Fossati (H. Verona), Bianchetti (H. Verona)
ESPULSI: 30′ pt. Meccariello (Ternana), 9′ st. Maresca (H. Verona)
RECUPERO: 1′ pt.; 4′ st.
ANGOLI: 2 – 2
SPETTATORI: paganti 2.353 abbonati 1.487. Incasso totale 25.358,40
Al “Liberati” splende il sole per la difficile partita, che vede opposta la Ternana all’Hellas Verona una delle candidate alla vittoria finale del campionato.
Rossoverdi in campo con la formazione annunciata alla vigilia con quattro difensori davanti al portiere Di Gennaro: Meccariello, Contini, Veljent e Germoni.
A centrocampo Defendi opera a destra, Palumbo centrale, Coppola a sinistra, Falletti trequartista a fare da raccordo alle due punte Avenatti e Lagumina.
Dall’altra parte il Verona schiera un 4-3-3 con Pisano, Bianchetti, Antonio Caracciolo e Souprayen in retroguardia, nel terzetto di centrocampo figurano Fossati, Maresca e Bessa, attacco con Valoti, Siligardi e Pazzini.
Quattro indisponibili tra le “fere” Zanon, Di Livio, Della Giovanna e Di Noia.
Nel Verona gioca Valoti regolarmente sul centro sinistra della mediana scaligera, mentre Ganz non trova ancora posto nell’undici titolare gialloblù.
I valori in campo tra la Ternana ed il Verona non lasciano scampo ad interpretazioni perché gli ospiti sono fuori portata per i modesti rossoverdi.
Da una parte una squadra che gioca a buoni livelli partendo da un possesso palla invidiabile con cambi di ritmo, verticalizzazioni ed incursioni sulle fasce laterali.
Dall’altra la formazione rossoverde costretta sempre e solo sulla difensiva perché fare gioco forse sarebbe stato difficile anche con una squadra meno accreditata.
Il risultato di 3 a 0 sembra più che meritato, la Ternana recrimina per l’espulsione.
La partenza e’ del Verona con un giro palla di buona intensità e gamba, come si suol dire, che francamente fa girare un po’ la testa alla difesa rossoverde e comunque, in concreto, produce un inserimento di Valoti al 6′, che tira dritto per dritto senza però dare ne’ forza, né angolazione alla conclusione in porta.
La danza scaligera continua nella fitta rete di passaggi ed interessanti aperture sulle fasce laterali senza però avere la fortuna di trovare sbocchi in avanti.
La Ternana deve per ora “stringere le maglie”‘ cercare di tenere corta la squadra e pressare il più possibile per dare meno spazio e punti di riferimento ad una squadra come il Verona che è capace di giocare a proprio piacimento.
“Giocato sempre con umiltà e dimostrato sul campo qualità e personalità, una prestazione ben al di la’ degli episodi – esprime così tutta la sua soddisfazione l’allenatore Fabio Pecchia – Bessa “finto” esterno, rientrava spesso al centro, ha messo in difficoltà la Ternana, un grande Valoti nel primo tempo ha abbinato forza fisica al pressing alto, meriti anche per Suprayen la sua più bella partita”.
Confortante però il fatto che la Ternana vada a cercare di conquistare palla ovunque replicando per quello che può, tanto che l’obiettivo è sempre quello di rimanere corti e non concedere metri agli avversari come è accaduto al 24′ quando Pazzini calcia indisturbato senza però trovare la porta rossoverde.
La Ternana deve fare attenzione sulle fasce laterali perché gli esterni ospiti sono molto veloci e saltano l’uomo facilmente da fare rimanere spesso e volentieri il terzino rossoverde di stucco, c’è quindi bisogno di una migliore copertura.
E puntualmente una ficcante incursione del Verona imprime la svolta all’incontro al 30′ quando Meccariello si arrangia più del dovuto nei confronti di Suprayen lanciato a rete praticamente davanti al portiere Di Gennaro non evitando il cartellino rosso, che sarà molto contestato in sala stampa dagli addetti ai lavori.
La Ternana rimane dopo mezz’ora in dieci uomini complicandosi non poco la partita per il resto in salita perché Pazzini non sbaglia il calcio di rigore assegnato alla sua squadra al 31′ e così l’Hellas e’ in vantaggio per 1 a 0 con l’uomo in più.
“Undici contro undici abbiamo giocato meglio noi almeno per 20′ – vede il bicchiere mezzo pieno Benito Carbone – poi soprattutto l’ingiusta espulsione ci ha penalizzato, tanto che in parità numerica avremmo potuto essere in partita”.
Carbone cambia Palumbo con Sernicola, ma la squadra è stordita da quanto successo poco prima e come detto, in inferiorità numerica, subisce il secondo goal di Siligardi, diagonale vincente sfruttando una “prateria” sulla fascia destra.
A Terni c’è il sole, come detto in apertura, ma per la Ternana “piove sul bagnato” ed anche abbondantemente perché l’arbitro Saia pesca Lagumina in azione fallosa con la mano in barriera sugli sviluppi di un calcio di punizione per il Verona e la Ternana incassa un secondo calcio di rigore al 42′ trasformato ancora una volta da Pazzini nello stesso angolo pur un leggero tocco di Di Gennaro.
“Il nostro intento era quello di reagire subito al goal subito – commenta Carbone – ecco perché ho lasciato in campo le due punte. Un discorso diverso nel secondo tempo, a risultato acquisito, quando ho dovuto per forza inserire un centrocampista, altrimenti avremmo rischiato di fare il torello in mezzo al campo”.
È già notte fonda per la Ternana, ma c’è l’espulsione di Maresca al 9′ del secondo tempo, che ristabilisce se non altro la parità numerica pur eccessiva come punizione anche secondo l’allenatore della Ternana Benito Carbone.
“E’ evidente che sul secondo goal del Verona abbiamo commesso un errore difensivo e che il primo rigore subito è stato fin troppo generoso – dice il tecnico – ma non ci devono essere alibi e comunque – aggiungiamo – sembra avere digerito la sconfitta in sala stampa meglio di qualsiasi altro anche quando gli fanno notare che la Ternana non ha mai tirato in porta in parità numerica.
Stefano Giovagnoli